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Italia

A Milano il potere benefico della risata con ‘Risus non abundant…ma ridere fa bene’

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L’incontro del 9 ottobre, organizzato dal Circolo Piri-Piri presieduto da Jole Milanesi, attribuisce alla sana risata un potere taumaturgico.

Antropologia, storia, fisiologia e terapia della risata. E’ questo il percorso dell’incontro ‘Risus non abundant…ma ridere fa bene’ promosso dal Circolo di Cultura e Scienza Piri-Piri presieduto da Jole Milanesi,  con il coordinamento di Maria Ocello, magistrato, che si è svolto il 9 ottobre presso il centro Filologico di Milano. Un evento voluto fortemente in un’epoca in cui ridere o sorridere è quasi un’utopia, dove è la rabbia, il rancore e lo stress a farla da padrone sulle nostre povere anime sbandate, e sempre più soggiogate da una globalizzazione che taglia fuori dalle nostre vite il semplice rapporto umano, quel ‘a tu per tu’ che ci rendeva complici anche nello scoppio di una sana risata.

Un obiettivo raggiunto in pieno durante l’esilarante, ma anche ricco di contenuti, incontro organizzato dal Piri – Piri, nome che rievoca il peperoncino, che grazie alla specifica competenza di ognuno dei relatori ha reso edotto l’uditorio su quel che la terapia della risata può conquistare, sia sul piano della salute che su quello della sana convivenza civile. Insomma al termine è stato chiaro che la risata rientra a pieno titolo in quello che sono i diritti umani dell’individuo, e quindi va stimolata, accompagnata e perseguita.

“I bambini ridono 500 volte al giorno – ha spiegato il dottor Buonumore alias Vittorio Caprioglio – mentre gli adulti si sono ridotti a farlo solo 15 volte per un totale di soli 5 minuti in una giornata, una inversione di tendenza che ci impedisce di trarre i benefici che questa comunicazione non verbale ci regala”. Perché è così importante ridere? Una sana e scrosciante risata provoca nel cervello una serie di reazioni a catena che contagiano positivamente respiro, battito cardiaco, e visceri sotto diaframmatici, con conseguente caduta di tensione e stress: una vera panacea contro le malattie dunque!

Tra i maggiori studiosi del sorriso il grande Leonardo da Vinci che, come illustrato da Maurizio Bossi, medico e giornalista, fu tra i primi studiosi dell’anatomia muscolare del volto. La sua Gioconda ne è l’esempio più fulgido. Bossi svela dunque l’enigma impresso sul volto del celebre ritratto, che riporta i risultati degli studi meticolosi del grande Leonardo che imprime nel volto disegnato l’attimo in cui il muscolo risorio si attiva e gli zigomi si sollevano, prima di trasformare il volto in una vera risata. ‘ L’uomo è l’unico essere vivente che ride e ridere allunga la vita – ha spiegato Maurizio Bossi – la risoterapia è una prassi medica che oggi vede ottimi risultati nei reparti pediatrici di oncologia e non solo’. Infatti anche la sessualità trae benefici dalla risata, non per niente la maggior parte delle donne sceglie il partner in base alla sua capacità di farle ridere. Non solo, come affermato da Bossi, la risata contribuisce ad una buona ossigenazione che, permettendo ai tessuti di rilasciare ossido nitrico, agevola addirittura l’erezione maschile!

Naturalmente non poteva mancare il parere del ‘tecnico’, colui che contribuisce a restituire dignità ed estetica al sorriso: il dott. Giorgio Pitea che nel suo lavoro di dentista ristabilisce il corretto rapporto con la risata, a chi timidamente non riesce a ridere più per sopravvenuti problemi con la propria immagine. ‘L’estetica della risata si può dividere in rosa e bianca, – ha esposto Pitea, che nella sua attività si occupa anche ed in modo gratuito di categorie svantaggiate – l’estetica rosa è quella riferita a gengive, forma della mandibola, labbra, mentre quella bianca riguarda essenzialmente i denti’. Ma esiste il sorriso più bello? In realtà a seconda del tessuto sociale cambiano i canoni di preferenza, ma quello che resta come base su cui lavorare è la spontaneità del sorriso, fermo restando la cura dell’igiene dentale e l’utilizzo di materiali ricostruttivi, laddove necessario, il più naturali possibile esteticamente.

Dulcis in fundo una rivisitazione dei classici della comicità, presentati da Raffaele Martorelli, che hanno strappato più volte una sana risata al pubblico presente. Brevi Filmati di Charlot, Stanlio e Ollio e Totò hanno permesso a Martorelli di svelare i trucchi della comicità: la reiterazione e lo stupore, il contrappunto, l’equivoco e il doppio senso, l’improvvisazione, trucchi del mestiere che hanno prodotto dei veri capolavori cinematografici che ancora oggi fanno scuola.

Durante l’evento la musica di Valerio Premuroso, l’intervento dell’avv. Beppe Lomboni e la comicità di Norberto Midani. Al termine i presenti, durante un brindisi di congedo,  hanno ricevuto una pubblicazione con gli atti del convegno

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