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5.000 gradini per raggiungere il Picco di Adamo, nello Sri Lanka

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La montagna venerata da tutte le religioni con un’impronta di piede sacra lunga 1,8 metri. Una leggenda avvolge la storia di questa località.

di Luca Rinaldi

 

5.200 scalini ad alzate irregolari, 1.700 metri di dislivello, 3 ore buone di cammino in notturna e un’improbabile impronta di piede lunga 1,8 metri venerata da ben 4 diverse religioni: sono questi i numeri di quello che è uno dei più ardui e suggestivi pellegrinaggi al mondo.

 

Lo Sri Pada (in sanscrito piede sacro), con i suoi 2.240 metri slm è la montagna più alta dello Sri Lanka, isola a sud del subcontinente indiano. Situato nella parte centrale del Paese, lo Sri Pada è considerato montagna sacra da tutte le religioni e prende diversi nomi a seconda che a nominarla siano buddisti, musulmani, indù o cristiani. La metà musulmana e cristiana del mondo la conoscono infatti come il Picco di Adamo.

 

Leggenda vuole che Adamo, cacciato dal Paradiso Terrestre, giunse qui attraverso una sottile striscia di terra ricoperta in seguito dall’acqua, nominata non a caso Ponte di Adamo, la quale affiorava nel tratto di mare compreso tra India e Isola di Ceylon. Sull’isola, Adamo scalò la montagna e vi rimase in cima, da solo, pentendosi per mille anni e lasciando quella che è considerata dai fedeli cristiani e musulmani la sua impronta. Un’orma di piede lunga 1,8 metri, oggi conservata all’interno del monastero eretto in cima allo Sri Pada e venerata anche da buddisti e indù che la considerano rispettivamente l’impronta di Buddha e quella di Shiva Adipadham.

 

Il Picco di Adamo è inglobato in una fitta foresta pluviale tropicale inclusa nel Peak Wilderness Sanctuary, riserva naturale che conta straordinari esemplari faunistici, come il rospo più raro del mondo, l’Adenomus kandianus, ritenuto estinto da più di 130 anni e riscoperto proprio nel santuario e gli elefanti bianchi, che ancora oggi, ma raramente, si possono osservare durante il pellegrinaggio notturno. Lo Sri Pada è nominato anche Montagna delle Farfalle, in quanto qui dimorano numerose specie di coleotteri venuti, secondo la credenza buddista, a rendere omaggio all’orma di Buddha.

 

A causa del clima, l’estenuante pellegrinaggio si effettua solitamente nei mesi di gennaio e febbraio e rigorosamente in notturna, così da arrivare sulla cima in tempo per assistere allo spettacolo del sole che compare all’orizzonte all’alba, stagliando sul paesaggio e sulle nuvole  sottostanti la maestosa ombra perfettamente triangolare della cima del monte.

 

Con il sorgere del sole e dopo l’esclamazione beneaugurante “Sadhul” urlata dai pellegrini più fedeli, inizia il rito in cui i credenti pregano davanti alla sfilata di doni portati dai cerimonieri.

 

Millenni sono passati e quei 5200 gradini sono stati percorsi da pellegrini, credenti e turisti provenienti da tutto il mondo, alla ricerca di cultura, tradizioni e di quella spiritualità che solo una terra come lo Sri Lanka, tanto ricca di leggende, storia e natura, può offrire.

 

Un luogo, lo Sri Pada, che costituisce, in definitiva, un raro angolo di pace e unione tra popoli e religioni spesso in lotta tra loro, segnato da quella gigantesca impronta, una sorta di timbro calato dall’alto, che sembra quasi sancire la piccolezza dei contrasti umani rispetto alla grandezza di una superiore divinità unificatrice.

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