Da venerdì 17 a domenica 19 febbraio il secondo appuntamento con Il corpo del Rialto, mostra temporanea al Rialto Sant’Ambrogio

Installazioni, performance, concerti e video-arte per questo nuovo appuntamento dedicato al potenziale espressivo del suono, della voce e della parola poetica.
Seconda tappa, di tre, di un percorso che valorizza l’esperienza estetica, intesa come interazione tra opera, fruitore e luogo, quale elemento fondante della cultura indipendente e contemporanea.

Il primo appuntamento di ottobre de Il corpo del Rialto – Resilienza artistica di un luogo guardava alla riapertura parziale della sede storica del Rialto al Sant’Ambrogio, al suo corpo fisico di luogo di produzione culturale, fatto di segni, confini e privazioni che ne sono storia e identità. Un corpo resiliente, costretto e limitato, capace di rigenerarsi a partire dalla sua nuova condizione in costante confronto con la realtà.

Il corpo del Rialto #2 – Risonanza artisitca di un luogo, per tre giorni, indaga l’impulso all’esperienza artistica veicolata dal Sant’Ambrogio, restituendo voce a un corpo che non è mero contenitore, ma sorgente, amplificatore e ricettore di espressioni ed esperienze artistiche  che come onde sonore si propagano, oscillano, vibrano e si riflettono. Un’onda che è azione di trasmissione tra luoghi, individui e memorie. Il Rialto in questo secondo appuntamento esplora la capacità comunicativa e coinvolgente dell’esperienza estetica anche nella sua funzione politico-sociale, saggiandone il silenzio, la voce, l’osmosi ritmica e quindi temporale.

Le opere installative:

• “EPIFITA_emettere radici” di D. Brancale, A. Cava, G. Frasca, F. Fusco, T. Ottonieri
  
• “Locus Sonus 2 / Sonic Glass” di Simone Bertugno
• “1222, progetto per un atlante” di Sara Davidovics
• “Il Rialto custode dell’altro” di Marilisa Mastropierro
• “theatrum, theoria” di Domenico Mennillo                                               
• “Sismografie” di Fabio Orecchini **
• “L’Isola che non c’è” di Andrea Pandolfo
• “Corpo a corpo” di Donatella Vici

Le mostre fotografiche:

• “L’Isola che non c’è” di Andrea Pandolfo
• “Dalla Parte di Marcel” di Eva Tomei

Le live-performance:

• “Locus Sonus 2 / Sonic Glass” di Simone Bertugno
• “Prima degli occhi + Marcia Film” di Dome Bulfaro                                             
• “Lo sforzo umano” di Fabio Ciccalè
• “automatismo delle Cassandre” di P. Cipitelli, S. Sbordoni, I. Schiavone, I. Vinella
• “Epigenetic Poetry” di Giovanni Fontana                                                   
• “still life” di Adriano Padua, Corrado Di Maria
• “Buon pomeriggio signor Capitalismo” dei Pane
• “Sonnologie” di Lidia Riviello
• “Rumore Austero” (Giordano Giorgi, Marco Carcasi)  

** Lavoro tratto dall’installazione TerraeMotus [F. Orecchini]

Il corpo del Rialto – Risonanza artistica di un luogo
Da venerdì 17 a domenica 19 febbraio – dalle 18 alle 22 (domenica dalle 16 alle 22)
Rialto Sant’Ambrogio – via di Sant’Ambrogio 4, Roma
Ingresso libero

Programma di venerdì:

• apertura mostra – h18:00
• installazione vivente “L’Isola che non c’è” di Andrea Pandolfo – h 19:30
• live-performance “Lo sforzo umano” di Fabio Ciccalè – h 20:00
• live-performance “Locus Sonus 2 / Sonic Glass” di Simone Bertugno – h 20:30
• live-performance “Epigenetic Poetry” di Giovanni Fontana – h 21:00
• concerto live “Rumore austero” – h 21:30

Programma di sabato:

• apertura mostra – h18:00
• live-performance “still life” di Adriano Padua, Corrado Di Maria – h 20:00
• reading “Sonnologie” di Lidia Riviello – h 20:30
• live-perf. “automatismo delle Cassandre” di Cipitelli, Sbordoni, Schiavone, Vinella – h 21:00

Programma di domenica:

• apertura mostra – h16:00
• CorpOrale #2 – Incontro aperto al pubblico – h 17:30
• live-performance “Lo sforzo umano” di Fabio Ciccalè – h 19:30
• live- perf. “Prima degli occhi + Marcia Film” di D. Bulfaro – h 20:00
• concerto live “Buon pomeriggio signor Capitalismo” dei Pane – h 20:30

L’evento è una produzione Rialto ideato e curato da Anton de Guglielmo, Rosa Martino, Marilisa Mastropierro, Fabio Orecchini, Fabrizio Parenti, Luigi Tamborrino e Tiziano Tancredi.