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Attualità

Un concerto per la memoria. La tragedia del naufragio del piroscafo Oria narrata in musica dai Flauti del Santa Cecilia

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75 anni dopo 90 musicisti dell’Orchestra di Flauti del Conservatorio Santa Cecilia si sono esibiti per ricordare gli oltre 4mila morti nel naufragio del Piroscafo Oria. L’omaggio musicale del compositore Vito Terribile con ‘Sentire Alda’ in anteprima assoluta

Il più grave disastro del Mediterraneo con 4116 vittime, tutti giovani militari italiani, è stato ricordato l’8 giugno nella sala  Accademica di Santa Cecilia  a Roma dai 90 musicisti dell’Orchestra di Flauti del Conservatorio Santa Cecilia, fondata nel 2006 dal maestro Franz Albanese  . Una storia crudele e ancora sconosciuta al grande pubblico da ormai 75 anni. Era il 12 febbraio 1944, giorno in cui il piroscafo mercantile Oria viaggiava verso la Grecia carico di soldati italiani fatti prigionieri dai tedeschi, per essersi rifiutati di aderire al nazismo o alla RSI dopo l’armistizio dell’8 settembre. La loro destinazione era i campi di concentramento in Germania. Ma non ci arrivarono mai perché il piroscafo, colmo all’inverosimile, andò ad infrangersi contro un grosso scoglio, capovolgendosi e spezzandosi in due, e quindi inabissandosi. Solo 37 i sopravvissuti e 250 le salme ritrovate nei mesi successivi, trasportate sulla spiaggia dalla corrente ed individuate e poi sepolte dalla popolazione greca. Nel corso degli anni, grazie alle testimonianze dei pochi scampati al disastro, si è costituito il gruppo delle famiglie dei dispersi nella tragedia dell’Oria, per recuperare quel che resta dei propri cari e finalmente restituire memoria ed onore a questi eroi che dissero no a nazismo e fascismo.

Promotore dell’iniziativa musicale per celebrare la memoria degli oltre 4mila giovani soldati, il generale Antonio Albanese, fratello del direttore d’Orchestra Franz che con la musica dei 90 flauti ha fatto rivivere le emozioni che hanno attraversato l’animo dei giovani militari negli attimi che li hanno portati alla morte. L’evento, presentato da Alda D’Eusanio, in una sala gremita nonostante il forte caldo, ha ottenuto la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica e l’Alto Patrocinio del Ministero della Difesa e del Ministero degli Affari Esteri e ha visto l’impegno, oltre quello di Franz Albanese, di flautisti internazionali, tra i quali i docenti del Conservatorio di Musica di Santa Cecilia e del Conservatorio di Frosinone: Francesco Baldi, Stefano Caturano, Eugenio Colombo, Deborah Kruzansky, Francesco Leonardi, Catia Longo, Aniello Pinto, Pietro Romano.  Un concerto, unico nel suo genere,  dedicato al mare, elemento vitale che può essere utile e al contrario pericoloso e cupo, nel quale sono stati eseguiti alcuni tra i maggiori capolavori della storia della musica come “La Tempesta di Mare” di Antonio Vivaldi e “Tempesta” di Gioachino Rossini. Nel corso della serata il celebre attore Edoardo Siravo ha recitato inserti di prosa di Eschilo, Anton Čechov, Eugenio Montale e altri, accordandoli con la musica in esecuzione. Di grande emozione la canzone dal titolo ‘Sentire Alda’, testo della poetessa Alda Merini e musica e voce del compositore Vito Terribile, che in anteprima assoluta ha voluto celebrare con questo omaggio i soldati ‘dimenticati’, che riportati alla memoria riescono a farci sentire la loro anima. La serata è stata interamente ripresa e registrata da Musitalia in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. A breve uscirà il CD commemorativo prodotto da Mariella Restuccia per Musitalia.

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