Attualità
Ue. Corte europea dichiara ‘non equo’ processo Khodorkovsky
Secondo il tribunale di Strasburgo ingiustificata la lunga carcerazione dell’oligarca russo
Roma, 26 luglio – Avrebbe subito un processo ‘non equo’, in ambito diritti umani, Mikhail Khodorkovsky, ex miliardario russo che aveva sfidato politicamente Putin, finito in carcere dal 2003. E’ il verdetto della Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo in merito al primo processo a Khodorkovsky e all’ex socio Platon Lebedev, sulla base del ricorso presentato dai due ex top manager russi nel 2006, dopo la condanna per evasione fiscale e frode subita in Russia. La Corte non ha riconosciuto le motivazioni di persecuzione politica che Khodorkovsky metteva alla base del ricorso, ma ha considerato ‘non equo’ il procedimento che ha portato alla condanna ed ” ingiustificata la loro incarcerazione in penitenziari lontani”. Le motivazioni che hanno portato ad una condanna a carico del governo russo con obbligo di risarcimento di diecimila euro a Khodorkovsky, sono tuttavia di natura tecnica su questioni riguardanti il rapporto di confidenzialità tra avvocato e cliente e la raccolta ed esame delle prove da parte della giurisdizione giudicante, in cui secondo la Corte vi è stata violazione dei diritti fondamentali dell’uomo.