Attualità
Turchia,prostituzione legale produce centomila schiave del sesso
Un rapporto della Ong di Istanbul Sefkat-Der rivela gli elevati numeri della prostituzione in Turchia: la metà delle donne costrette a vendere sé stesse sono minorenni
Roma, 6 ottobre – Un rapporto della Ong di Istanbul Sefkat-Der denuncia in Turchia la presenza di centomila tra donne e ragazze costrette a prostituirsi. La Ong, impegnata nella difesa delle persone più deboli ed emarginate, evidenzia che circa la metà di queste schiave del sesso sono minorenni. In Turchia la prostituzione per strada è legale, così come nei bordelli che pagano regolarmente una tassa al governo. Nelle case di tolleranza presenti in 55 delle 81 province turche circa 3mila prostitute sono registrate ufficialmente. Altre 15mila sono schedate dalla polizia e le rimanenti si prostituiscono in strada. L’Onu nel 1949 approvò la “Convenzione per la soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui”, affermando che la prostituzione forzata è incompatibile con la dignità umana e richiedendo a tutte le parti coinvolte di punire i protettori, i proprietari dei bordelli e gli operatori, oltre ad abolire tutti i trattamenti speciali o la registrazione delle prostitute. La convenzione fu ratificata da 89 paesi. In Italia, dove la prostituzione è illegale, i dati della commissione Affari sociali della Camera riferiscono che le prostitute sarebbero dalle 50mila alle 70mila in totale. Di queste sono poco più di 2mila quelle ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi.