Italia
Tolta la scorta a Ultimo. Ma la mafia non c’è più?
La Corte Europea boccia il carcere duro per i mafiosi. A Capitano Ultimo, ultimo nel vero senso del termine ormai, revocano la scorta. Forse in Italia si è dissolta la mafia?
Di Giuseppe Cossari e Paolo Buralli Manfredi (D.N.A. Melbourne)
Forse non è un caso che al Capitano, “Sergio De Caprio” che arrestò Toto Riina nel 1993, sia stato dato il soprannome di Capitano “Ultimo”. Le ultime vicende ci raccontano che lo Stato ha tradito un valoroso idealista, corretto e incorruttibile, il Capitano Ultimo, privandolo della scorta assegnatagli dallo stesso Stato, che oggi ritiene che un servitore “NON SERVO DELLO STESSO” possa esserne privato, dimostrando che, lo Stato, non è in grado o non vuole tutelare chi ha dedicato un’intera vita a combattere la mafia per proteggere chi avrebbe dovuto essere dalla sua parte fino al suo “ULTIMO” giorno di vita!
E come lo sappiamo noi, anche lo Stato sa che la “MAFIA” non perdona e non dimentica mai, quindi, cercherà, grazie a questa scellerata decisione, di vendicarsi di chi ha dato uno dei colpi più profondi all’organizzazione che tiene in scacco tutta l’Italia, trattenendola incatenata ad un mondo paragonabile al medioevo.
Ci chiediamo dunque, perché questa scelta? Perché non insorge nessuno? Perché questa decisione, dopo la sentenza della Corte europea che ci vieta il carcere duro, facendo un enorme favore ai futuri killer che cercheranno di assassinare il nostro Capitano Ultimo?
Vi ricordate i mesi passati in cui i giornali ci hanno sfinito sull’eventualità di levare la scorta a Roberto Saviano che, onestamente non se lo fila nessuno, se non alcuni media che lo usarono e lo usano per andare contro all’ex titolare del Viminale, Matteo Salvini, e contro chiunque non sia in linea col pensiero di una certa parte politica?
Bene…. Ora, noi osserviamo che quei titoloni per un caso “VERO”, il caso del Capitano Ultimo, non ci sono più, e sapete perché? Semplicemente perché questo non è un caso politico, si tratta solo di un servitore dello Stato che, dopo l’arresto di uno dei più pericolosi ricercati in Italia e nel mondo, Toto Riina, è stato tolto dal servizio sul campo e messo a “fare fax” in ufficio. Ora gli viene revocata anche la scorta, in un silenzio assordante da parte di tutti quei giornalai, passateci il termine, che solo ieri combattevano a spada tratta contro la necessità di togliere la scorta ad un giornalista, condannato per plagio, Roberto Saviano, che nulla ha fatto per lo Stato Italiano.
Qui in Australia, un senza tetto che ha aiutato alcuni poliziotti nella cattura di un estremista islamico, reo di aver ucciso un Italiano e ferito altre persone che passeggiavano per strada, ha ricevuto un premio in soldi ed un encomio per quello che aveva fatto! Lascio a voi immaginare se il Capitano Ultimo avesse fatto qui in Australia quello che ha fatto in Italia, altro che privato della sua squadra e declassato a mansioni d’ufficio, altro che togliergli la scorta, qui sarebbe un eroe da emulare!
Il comportamento europeo con la sentenza sul carcere duro dimostra una totale ignoranza in materia di mafia, ‘ndrangheta, sacra corona unita e camorra, o la totale malafede. L’atteggiamento assurdo degli ultimi anni dello Stato Italiano, con la revoca della scorta ad una persona che va considerata un eroe, il Capitano Ultimo, e l’inquisizione verso ogni azione delle nostre forze dell’ordine in generale, dimostra un disegno ben preciso: “lo smantellamento dell’ordine a favore del caos”, con l’obiettivo di rendere il paese ITALIA una “COLONIA” da poter gestire in totale tranquillità, tramite pseudo tribù, come l’occidente usa fare nel Continente Africano. La memoria nostra non può non ritornare alle parole di Sandro Gozi, piddino eletto in Europa con candidatura in Francia, e oggi stipendiato da Macron: “Voi non capite cosa sta succedendo e succederà in Europa nel futuro!” parole che dovrebbero far riflettere tutti gli Italiani che ancora oggi appoggiano PD, Sinistra e M5S al Governo, che combattono per l’Europa e non per la Sovranità Italiana!
Ci meravigliamo inoltre che, chi continuava e continua a gridare da dieci anni a questa parte “Onestà! Onestà! Onestà!”, ora che da due anni è al Governo abbia potuto accettare tra le tante cose ed in totale silenzio, la concessione del reddito di cittadinanza ad ex brigatisti, e non si sia pubblicamente opposto a questa ingiustizia fatta a Capitano Ultimo. Un provvedimento ingiusto e da condannare perché ha messo in un reale pericolo la vita di chi lo Stato lo ha servito sempre. A meno che le mafie non si siano dissolte nel nulla e non ne siamo stati informati (sic!), questa decisione è una vergogna!