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Salute

SANITA’: AUTISMO, IN CAMPIDOGLIO INCONTRO TRA SCIENZA E SOCIALE

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 ”La comunicazione e i comportamenti problema nell’ autismo”organizzato dall’Anmic Riabilitazione di Crotone, eccellenza in Calabria nell’assistenza a pazienti affetti da autismo, e dal centro Studi Glocal in collaborazione con il Centro Studi Criticalia.

di Romolo Martelloni

”L’autismo è una malattia cronica con esordio infantile che prevede un ampio spettro di manifestazioni cliniche, tant’è che oggi è più corretto dire ‘disturbi dello spettro autistico’”. Cosi’ il prof. Stefano Vicari, responsabile del dipartimento Neuroscienze e Neuroriabilitazione del Bambin Gesu’ ha esordito al convegno svoltosi ieri  a Roma in Campidoglio ”La comunicazione e i comportamenti problema nell’ autismo” organizzato dall’ Anmic Riabilitazione di Crotone, eccellenza in Calabria nell’ assistenza a pazienti affetti da autismo, e dal centro Studi Glocal in collaborazione con il Centro Studi Criticalia. ”Le  caratteristiche principali dell’ autismo sono tre – ha detto Vicari –  La difficoltà nella relazione: ai bambini autistici non interessa entrare in contatto con gli altri. Molti di loro non rispondono quando vengono chiamati e tendono a isolarsi. A volte si stabilisce qualche contatto, ma solo con i genitori. Poi ci sono le difficoltà nella comunicazione, che è quasi assente, e la prevalenza di interessi molto ristretti. Questi pazienti tendono ad essere ripetitivi, preferiscono sempre lo stesso giocattolo o corrono ripetutamente intorno al tavolo. Noi le chiamiamo ‘stereotipie’, cioè movimenti ripetitivi senza un fine chiaro”. Una diagnosi certa, ha sottolineato Vicari  ”si può fare solo dopo i due anni di età. I diversi aspetti della malattia che ho citato prima si combinano in vari modi nelle persone assumendo gradi più o meno marcati. Alcuni possono essere sorprendentemente brillanti su un argomento marginale, mentre il lato di empatia, di intelligenza sociale, risulta molto ridotto. Nel grande panorama dell’autismo si può spaziare dall’ingegnere perfettamente integrato ma un po’ scontroso e chiuso in se stesso, al soggetto con ritardo mentale”. Inoltre Vicari ha ribadito piu’ volte come non c’e’ alcuna relazione tra vaccino e autismo. Vicari ha poi evidenziato come sia importantissimo il coinvolgimento dei genitori parlando del parent-training nell’ ambito dei trattamenti destinati ai bambini autistici. Per parent-training si intende un percorso psicoterapeutico rivolto ai genitori il cui obiettivo principale è fornire strategie comportamentali destinate alla gestione del bambino e alla riduzione dell’ansia genitoriale associata ai comportamenti problematici tipici dell’autismo. Il parent-training si inserisce all’interno di un percorso individualizzato condiviso dal neuropsichiatra, dallo psicoterapeuta e dagli altri operatori che ruotano intorno al bambino nell’ottica di un lavoro multisetting e di rete.

”Sebbene le conoscenze sull’Autismo siano in continua evoluzione e ad oggi questa condizione clinica non rappresenti più un completo disorientamento – spiega Vincenzo Squillacioti di Anmic Riablitazione di Crotone – restano ancora delle importanti sfide da affrontare per genitori, insegnanti, operatori sanitari e sociali. Migliorare la comunicazione, area caratteristicamente compromessa in tale disturbo, risulta essere una di queste, così come la gestione dei cosiddetti“comportamenti problema” che spesso, tra l’altro, affondano le proprie radici nel deficit comunicativo”. Conoscere le caratteristiche di comportamento di ogni singolo bambino con Autismo, configura, sottolinea Squillacioti, ”il primo passo di un percorso che lo condurrà a divenire un adulto con un livello diadattamento più alto possibile nella società in cui vive. In itinere, le famiglie vengono affiancate da strutture sanitarie pubbliche e private, le quali profondono un impegno quotidiano. L’autismo e’ una sfida da vincere, ma non nel senso di guarire”. Cosi’ Corrado Sessa, presidente dell’associazione di genitori di ragazzi autistici ‘L’Emozione non ha voce’ Onlus, ha portato la sua testimonianza di padre al convegno. “I nostri sono ragazzi speciali e come genitori dobbiamo attrezzarci. Abbiamo soggetti autistici sia gravi, che a basso funzionamento e ad alto funzionamento, per questo motivo siamo convinti che gli approcci terapeutici non possono essere gli stessi- afferma il genitore- devono essere tanti e devono saper entrare in relazione con loro. A volte dovrebbe migliorare, invece, l’approccio da parte dei medici. Dovrebbero sorriderci di piu’ e dirci che nostro figlio ce la fara’ a vivere, non a guarire”. Il messaggio forte del presidente della Olus e’: “Non siamo soli, la scienza medica va avanti”.  Hanno portato i propri saluti, la consigliere capitolina Ilaria Piccolo che ha preso impegno a sostenere ancor di piu’  le associazioni e le famiglie coinvolte nel problema dell’ autismo e Barbara Molinario, presidente dell’ Associazione Road to Green 2020 che ha evidenziato l’importanza del fattore ambientale riguardo a certe patologie e, nel caso dell’ autismo, e’ molto importante far vivere il bambino o l’adulto in un ambiente sano dal punto di vista ambientale. L’incontro, moderato da Pino Nazio, ha visto il contributo di due neuropsichiatriche infantili, Antonella Saporito e Norma Alosi, di Anmic Riabilitazione di Crotone.

 

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