Italia
Roma, intervento di Enrico Cavallari (Italia Viva) in supporto al commercio su suolo pubblico

Il capogruppo regionale del Lazio, Enrico Cavallari (Italia Viva), chiede alla sindaca Raggi di affrontare nell’immediato le problematiche del commercio ambulante, già oltremodo penalizzato da emergenza Covid19
“Il Comune di Roma apra la porta agli operatori su suolo pubblico e ascolti le loro istanze: la migliore quadra si trova sempre con l’interlocuzione tra lavoratori e amministrazione”.
Così, in una nota, il capogruppo regionale del Lazio, Enrico Cavallari (Italia Viva), che ieri ha ascoltato alcuni partecipanti al presidio in via dei Cerchi in attesa, senza risultato, di essere ricevuti dal Campidoglio.
“Le criticità che intendono affrontare sul tavolo gli operatori sono essenziali per continuare ad esercitare una professione già in gravissime difficoltà ante Covid, figuriamoci oggi – aggiunge Cavallari -. L’amministrazione chiede la certificazione dei cambi sosta, ma poi non è pronta a recepire la documentazione dagli ambulanti; l’ufficio rotazioni ancora è chiuso x Coronavirus; il parco soste è ridotto all’osso a causa delle delocalizzazioni; ci sono operatori che il dipartimento Commercio tiene senza titolo e altri senza turno.
Ma si può lasciare un intero comparto in queste condizioni?”.
“Dal primo agosto gli ambulanti delle rotazioni rischieranno 5 mila euro di multa per operare eventualmente su soste scambiate, trattati come abusivi, perché il Comune non è pronto ad accogliere le istruttorie di programmazione dei cambi!
La Raggi e l’assessore preposto aprano quella porta – conclude Cavallari – e diano un segnale concreto a questi lavoratori, visto quello che hanno passato e che passano con la drastica riduzione del lavoro.
Inoltre, Comune faccia almeno qualcosa in aiuto a questa categoria, abolendo le prossime rate di Tosap (tassa sul suolo pubblico) per il 2020, in linea con quanto già deciso dal Governo per la fase di lockdown.
In vista, peraltro, delle gravi incertezze sulla evoluzione della pandemia e del contesto generale dell’ambulantato in fortissima crisi”.