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Arte & Cultura

Rocco, Ludo, Gabriele e Tommaso, splendono oggi i piccoli grandi di domani

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I giovani sono il nostro futuro e sta solo a noi adulti dare loro gli strumenti per costruirlo, con amore, con dolcezza, con generosità.

di Isabel Russinova

Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, così diceva ai giovani San Giovanni Paolo II e spiegava, non appiattitevi nella mediocrità, non vivete solo a metà, prendete nelle vostre mani la vostra vita e fatene un autentico capolavoro, intendo dire che ciascuno di voi deve essere pienamente sé stesso, sviluppando al meglio tutte le sue potenzialità, cercando di costruirsi compiutamente come persona…  e ancora …la vita è l’amore per la vita stessa…la vita non è apparenza, la vita è essere nella sostanza e non nella materialità… la vita non è l’inganno di vivere ma il sentirsi protagonisti delle proprie esistenze… così il Santo Padre che amava i giovani e che più è stato amato da loro.

I giovani sono il nostro futuro e sta solo a noi adulti dare loro gli strumenti per costruirlo, con amore, con dolcezza, con generosità.

Gli adulti troppo spesso sono egoisti, distratti, superficiali e trascurano la magnifica opportunità che hanno nel donare esperienza e sorriso, conforto e incoraggiamento ai ragazzi.

Sono sempre molto felice e pervasa da un senso di soddisfazione e orgoglio quando mi trovo a scoprire e osservare il talento e i successi dei giovanissimi, felice nel veder fiorire le loro attitudini, anche se teneramente acerbe, è la cosa più esaltante che può capitare ad un adulto che vuole sentire la vita.

La Capitale offre tanti spunti di scoperta, nel campo artistico, ad esempio, soprattutto negli spazi più alternativi, nei luoghi dei giovani, che è molto interessante frequentare per scoprire quei bagliori di luce speciale che potranno illuminare il nostro futuro.  Ad esempio in campo musicale ho avvertito la speciale sensibilità di Rocco Roca Rey, figlio d’arte, d’accordo, madre, padre e nonni celebri, figlio di Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey e nipote di Gino Paoli e Stefania Sandrelli, ma sicuramente talentuoso, ho apprezzato moltissimo il suo recital su musica di Chopin, Donizetti, Puccini e Morricone e anche le musiche che Rocco ha composto insieme a Elisabetta di Arezzo sul loro progetto dedicato a Dante, Inferno1911.

Per la prosa invece, al Teatrosophia di Roma, in pieno centro storico, uno spazio teatrale alternativo che profuma profondamente di teatro, perfetto per valorizzare i giovani, ho seguito uno spettacolo molto interessante ma, soprattutto ho scoperto, con piacere, due giovani talenti, Gabriele Giusti e Tommaso  Sartori che, con grande passione, professionalità, entusiasmo direi commovente, hanno dato vita ai personaggi di  Nessuno dopo di te,  particolare lavoro di  Guido  Lomoro,  la cosa che ho molto apprezzato è incontrare  proprio là, tra il pubblico autori e operatori culturali come Giuseppe Manfridi, drammaturgo e sceneggiatore costantemente rappresentato in Italia e  all’estero e Andrea Cavazzini  giornalista e promotore culturale molto attivo nella Capitale. 

Nell’arte figurativa, mi ha colpito il lavoro e la visione di una giovane pittrice che ho visto esporre  già in alcune collettive, facendosi notare  per il tratto particolare e la scelta della narrazione tutta al femminile, Ludovica Vanicore, le donne delle sue tele sono intense e ti parlano, le donne di Ludo, ne sentiremo parlare .     

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