Attualità
Rio de Janeiro in attesa del Papa tra proteste e repressione della polizia
Brasile: il Papa atteso per lunedì ma la gente è esasperata e grida contro le troppe spese sostenute
Roma, 20 luglio – Il 21 luglio Papa Bergoglio toccherà il suolo brasiliano per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù, che terminerà dopo 7 giorni di messe, visite a favelas, santuari, ospedali, e incontri con i giovani.
Ma dopo gli scontri delle scorse settimane, in seguito a manifestazioni di piazza della popolazione contro gli sprechi di denaro per i mondiali che si terranno in Brasile, contro la corruzione e per una distribuzione più equa del reddito, il clima è incandescente e la preoccupazione resta alta in attesa dell’evento: “il Papa è sereno — dice padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana —, sa che le manifestazioni non sono contro di lui o contro la Chiesa e ha la più totale fiducia nelle capacità delle autorità brasiliane nel fronteggiare la situazione”.
Una fonte brasiliana riferisce, in merito agli scontri di questi ultimi giorni, alla redazione di Daily Cases “La situazione in Brasile è complicata, le persone stanno lottando per i loro diritti, ma è molto forte la repressione della polizia. I diritti umani qui sono una leggenda! Molti giovani sono stati accecati dei proiettili della polizia e tanti altri sono stati arrestati senza nessuna ragione. Oggi un professore universitario è stato minacciato di morte per aver rilasciato un’intervista dove parlava della polizia. Siamo tutti spaventati e arrabbiati allo stesso tempo. Non sappiamo come va a finire, ma il popolo vuole che il governatore vada via”. A Rio da giovedì circa 600 persone hanno circondato la casa del governatore dello Stato, Sergio Cabral, e occupato le strade. La protesta riguarda l’uso del denaro pubblico: la Giornata mondiale della Gioventù insieme ai mondiali di calcio pare abbiano portato ad un aumento di tariffe come quelle dei trasporti e dell’elettricità. Anche la Fifa ha espresso preoccupazione minacciando il Brasile che i mondiali si svolgeranno in altro luogo se non sarà risolta la situazione. Il Brasile è la sesta potenza mondiale in cui il 20% della popolazione vive in assoluta povertà, è un paese di contrasti tra ricchi e poveri dove i pochi ricchi sono ricchissimi e la classe media è poco rappresentata .
Il 20% dei più ricchi ha tra le proprie mani il 64% delle ricchezze del paese e il 10% di questi possiede il 53% delle risorse. I restanti più poveri si devono dividere il 2,5% della ricchezza.