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Putin: prove di guerra. Con l’esercitazione militare Vostok 2018 la Russia mostra i muscoli
Era dai tempi di Stalin che l’armata russa non esibiva la sua forza. Anche l’esercito cinese e mongolo partecipano alle operazioni. Crescono le tensioni tra est e occidente.
di Vito Nicola Lacerenza
Recentemente la Russia, in un clima di guerra fredda che sembra non avere mai fine, ha deciso di mostrare i muscoli al mondo intero facendo sfoggio della sua potenza militare con una immensa esercitazione, denominata Vostok 2018. L’operazione vedrà dispiegato per settimane il top dell’esercito russo. Trecentomila truppe supportate da 36 mila veicoli militari tra carri armati, blindati e camion in grado di lanciare missili nucleari di ultimissima generazione. Inoltre nelle esercitazioni saranno impiegati anche 1000 jet da combattimento e 80 navi da guerra. Le manovre militari si svolgeranno in un’area geografica vastissima che comprenderà gran parte della Siberia, un’ampia zona del mar del Giappone, lo stretto di Bering, il mare di Okhotsk e 5 aree d’addestramento russe dotate di 4 aeroporti militari. Si tratta di un evento unico. Neppure l’Unione Sovietica aveva mai dispiegato un così ingente numero di forze sul territorio russo. Ma a rendere ancora più singolare tale episodio è il fatto che nelle operazioni militari, insieme ai soldati russi, sono state schierate 3.200 truppe dell’esercito cinese ed altre dell’esercito mongolo. Una manovra militare congiunta tra Russia, Cina e Mongolia sarebbe stata impensabile durante la guerra fredda, periodo in cui i rapporti tra i tre Paesi erano connotati da forte ostilità. Oggi però la situazione è ben diversa, specie per quanto riguarda le relazioni diplomatiche tra Russia e Cina. Negli ultimi anni le due nazioni sono state penalizzate dalle pesanti sanzioni economiche imposte dell’occidente. Nel 2014 gli USA, insieme ai principali Stati europei, hanno imposto restrizioni economiche alla Russia dopo l’invasione della regione ucraina della Crimea voluta dal presidente russo Vladimir Putin.
La Cina invece è nel pieno di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, che hanno imposto dazi miliardari sui prodotti importati dalla Cina. Isolati politicamente dall’occidente, i due giganti asiatici hanno deciso di allearsi e di “intessere relazioni in ambito politico, di sicurezza e di difesa”, ha detto Putin rivolgendosi al presidente cinese Xi Jimping durante un recente incontro avvenuto nella città russa di Vladivostok. In occasione del faccia a faccia Xi Jinping ha mostrato di gradire la partnership di Putin definendolo “il suo migliore e più intimo amico”. Ma a testimonianza dei migliorati rapporti diplomatici tra le due nazioni asiatiche non ci sono soltanto le dichiarazioni dei loro presidenti e le manovre militari congiunte tra l’armata russa e l’esercito cinese, ma c’è anche la nascita di relazioni economiche sempre più strette. Negli ultimi tempi la Cina ha concesso alle industrie russe importanti sbocchi nel proprio mercato facendo della Russia uno dei suoi primi 10 partner commerciali più importanti. Inoltre la Russia, tramite la compagnia energetica nazionale Gazprom, sta costruendo un gasdotto di 3.000 chilometri che dalla Siberia arriva fino al confine cinese. Attualmente la Russia rappresenta per la Cina il principale fornitore di gas naturale.