Attualità
Penelope alla peste. Veronica Passeri racconta le donne durante la pandemia

Nel libro di Veronica Passeri 14 donne diverse, per età, estrazione sociale e provenienza, ma tutte legate da un unico filo: madri, figlie, donne in prima fila, protagoniste senza essere eroine nel terribile momento della pandemia
di Antonio Martinelli Carraresi
Le Testimonianze dirette dell’autrice, la ricerca nel suo lavoro di giornalista, ha portato a quattordici storie di donne, dai 6 agli 86 anni, alle prese con il tempo difficile della pandemia, quattordici voci che, attraverso quarantene e ripartenze, cercano di costruire una nuova normalità, più inclusiva e con minori disparità, a cominciare da quella di genere.
Quattordici donne nel libro di Veronica Passeri ‘Penelope alla peste’ edito da Castelvecchi, protagoniste del quotidiano dell’emergenza e della ripartenza, con le loro vite e il loro sguardo sull’Italia ai tempi del Covid-19.
Donne diverse, di età, estrazione sociale e provenienza, ma tutte legate da un unico filo: madri, figlie, donne in prima fila, protagoniste senza essere eroine.
Barbara, Federica, Nicole, Rosanna, Lucia, Cinzia sono solo alcune delle tante donne che con i loro racconti costituiscono l’essenza del libro e ci parlano di un’Italia che non si arrende, di una vita per la quale è importante esserci e resistere.
“Non sono solo storie di quarantena, di chiusura, di vita ferma, di paura ma anche di rinascita, di ricostruzione di una nuova normalità che possa interrogarci più a fondo e più proficuamente sulle disparità che ci portiamo dietro da decenni”– afferma l’autrice Veronica Passeri.
VERONICA PASSERI
Nata a Firenze nel 1973, vive e lavora tra Firenze e Roma. È giornalista parlamentare e quirinalista per l’agenzia di stampa askanews, e scrive di politica, di cultura e di società su quotidiani e settimanali. Ha due figli, una passione per la letteratura e sta scrivendo un romanzo di formazione.
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