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Diritti umani

Nota dell’Ambasciata dell’Azerbaigian in Italia sulla conferenza stampa di Amnesty International presso la FNSI

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“Se l’intenzione del seminario svolto il 26 di febbraio, giorno dell`anniversario del Genocidio di Khojaly, fosse stata realmente il tema dei diritti umani in Azerbaigian, perché’ il programma dello stesso non ha incluso il genocidio di Khojaly? “
Di Romolo Martelloni
fotoROMA, 29 Febbraio – Sulla conferenza stampa indetta da Amnesty International e dalla. Federazione Nazionale della Stampa Italiana del 26 febbraio scorso, l’Ambasciata della, Repubblica dell’Azerbaigian in Italia ha diffuso la seguente nota: 
1) Se l’intenzione del seminario svolto il 26 di febbraio, giorno dell`anniversario del Genocidio di Khojaly, fosse stata realmente il tema dei diritti umani in Azerbaigian, perché’ il programma dello stesso non ha incluso il genocidio di Khojaly – che rappresenta un crimine non solo contro il popolo azerbaigiano ma anche contro tutta l’umanità, e non si e’ parlato del destino di oltre un milione di azerbaigiani, diventati rifugiati e profughi come risultato dell’aggressione dell’Armenia contro l’Azerbaigian, che e’ il problema più grande sul tema dei diritti umani per l’Azerbaigian oggi, o della causa di Dilgam Asgarov e Shahbaz Guliyev, arrestati dall’Armenia a Kelbadjar (distretto azerbaigiano sotto occupazione militare dell’Armenia)durante la visita alle tombe dei loro parenti e ancora oggi ostaggi? 
2) Dobbiamo inoltre sottolineare come i relatori all`evento erano persone a noi note per la partecipazione in progetti e ricerche fortemente ostili all’Azerbaigian, con totale mancanza di conoscenza e di obiettiva imparzialità verso il nostro paese. Il Sig. Simone Zoppellaro è corrispondente dell’Osservatorio Balcani e Caucaso per l`Armenia – paese che ha invaso il Nagorno-Karabakh e i sette distretti azerbaigiani circostanti questa regione, pari in cifre al 20% del territorio dell’Azerbaigian. Tale occupazione ha causato la morte di 30 mila cittadini dell’Azerbaigian, e ha costretto la comunità azerbaigiana del Nagorno-Karabakh, regione dell’Azerbaigian, e delle 7 regioni circostanti,  ad abbandonare le proprie case. Come risultato della pulizia etnica, nei territori occupati non e’ rimasto un singolo azerbaigiano. Gli articoli del Sig. Zoppellaro appaiono anche sulla rivista armena americana The Armenite. Non trovo inoltre che egli scriva qualcosa sulle violazioni dei diritti umani in Armenia,  paese dove ad esempio sono state uccise 15 persone che protestavano per i risultati delle elezioni presidenziali, paese in bilico tra proteste e gravi riforme costituzionali, che hanno lo scopo di prolungare il mandato istituzionale di chi parla con orgoglio di uccisione di bambini nel Genocidio di Khojaly. Il Sig. S. Zoppellaro è stato dichiarato persona non grata in conseguenza dell’ingresso illegale nel territorio dell’Azerbaigian occupato dall`Armenia e ciò ha nulla a che fare con la sua attività professionale. Lui, insieme ad una vasta porzione di mezzi di comunicazione pro-armenia, tentano di far passare la sua inclusione nella lista di personae non gratae per le critiche verso l’Azerbaigian, quando invece ciò ha a che fare esclusivamente con il suo ingresso illegale nei territori occupati.
 
Elena Gerebizza scrive contro il TAP. Il Gasdotto Trans-Adriatico è un progetto volto alla costruzione di un nuovo gasdotto che permetterà l’afflusso di gas naturale proveniente dall’area del Mar Caspio (Azerbaigian) in Italia e in Europa. Questo progetto sarà di grande rilievo per tutti i paesi coinvolti, compresa l’Italia, che diventerà un hub energetico per l’Europa ed avrà ricadute anche sui consumatori finali.
3) Interessante notare che la notizia dell`evento è uscita prima (anche prima  del sito di Amnesty International İtalia e Osservatorio Balcano e Caucaso) di tutto nel sito della comunità armena dell’Italia. Sembra degno di nota che la comunità armena abbia saputo dell`evento prima di tutti.
4) L’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia ha tentato più’ volte di far rivolgere l’attenzione di Amnesty International anche verso la violazione dei diritti di profughi e rifugiati azerbaigiani, o sulla causa di Dilgam Asgarov e Shahbaz Guliyev, arrestati dall’Armenia mentre visitavano le tombe dei loro parenti a Kelbadjar (distretto azerbaigiano sotto occupazione militare dell’Armenia) e che vengono tenuti ancora come ostaggi.
 
5) E’ una cosa molto ridicola e grave che gli organizzatori del seminario che si considerano difensori dei diritti umani e della libertà’ di espressione, non ci hanno dato possibilità’ di esprimere la nostra opinione, il che’ rappresenta un atteggiamento contrario alle missioni degli stessi organizzatori.
 
Tutto questo fornisce la base per giungere alla conclusione che il seminario aveva carattere tendenzioso nei confronti dell`Azerbaigian. Ci sembra impossibile che la coincidenza dei seminari con il 24mo anniversario del Genocidio di Khojaly sia stata casuale. Troviamo che ciò rappresenti una terribile mancanza di rispetto verso le vittime del genocidio di Khojaly. Riteniamo invece che ciò dimostri come tutto ciò sia organizzato per coprire i crimini del regime dell’Armenia, e che ci sia traccia della volontà della stessa Armenia nell’organizzazione degli incontri.
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