Attualità
Lidu, comitato giovani e Rete Fattorie Sociali uniti per combattere disagio sociale
Agricoltura sociale è soluzione per reinserimento categorie svantaggiate: il lavoro rieduca i detenuti e li colloca a pieno titolo nel mondo produttivo
Roma, 1 novembre – Si è svolta a Roma, nella sede nazionale della Lidu in Piazza d’Ara Coeli 12, una tavola rotonda dal titolo ‘Fattorie Sociali : strumento di recupero delle categorie svantaggiate’, organizzata dal Comitato Lidu giovani, presieduto da Maria Vittoria Arpaia. Obiettivo dell’incontro creare una sinergia tra Rete Fattorie Sociali e comitato Lidu giovani, per dare forza alla proposta di legge presentata alla commissione agricoltura in tema di recupero delle categorie svantaggiate attraverso il lavoro nelle campagne. Il presidente nazionale della Rete Fattorie Sociali, Marco Berardo di Stefano ha mostrato in apertura lavori, un video sull’agricoltura sociale, punto di partenza per dimostrare come l’attività agricola può realizzare un reinserimento delle categorie svantaggiate nella società produttiva. “La terra da risposte efficaci ed istantanee. Siamo tutti uguali, bisogna integrarsi nel disagio” ha sostenuto Valeria Gamberini, assistente sociale e coordinatrice del progetto di inserimento lavorativo ‘Ortoemezzo’, presente all’incontro. Il lavoro è elemento fondamentale per il recupero della dignità individuale, ne è convinto Francesco Dell’Aira vice segretario nazionale del Si.Di.Pe (sindacato direttori penitenziari), che è intervenuto alla tavola rotonda riferendo dell’esperienza presso la casa circondariale di Terni, dove ai detenuti è stata data la possibilità di esprimersi attraverso l’arte pittorica dei murales, idea maturata da Dell’Aira come forma di rieducazione. Il progetto avviato si serve di laboratori di ceramica, falegnameria e un laboratorio di panetteria all’interno dell’Istituto per attuare un processo di rieducazione del condannato e offrire reali possibilità di lavoro al termine della pena. Dell’Aira ha chiuso il suo intervento spiegando che “chi salva un uomo salva l’umanità e anche se stesso”. Al dibattito sono intervenuti anche Massimiliano Proietti collaboratore del Consorzio delle fattorie sociali e Geppy Rippa, direttore dell’Agenzia Radicale, che ha offerto futuro sostegno alle iniziative che le associazioni presenti vorranno intraprendere in tema di agricoltura sociale.