Italia
Latina in piena emergenza. Anche la cappella dell’ospedale S.M.Goretti adibita per pazienti Covid

Il direttore generale della Asl Giorgio Casati costretto dal bisogno di posti letto a trasformare la cappella dell’ospedale Santa Maria Goretti in luogo di ricovero per i pazienti Covid
di Vanessa Seffer
La notizia che la cappella dell’ospedale Goretti di Latina è stata adibita ad ospitare ulteriori posti di ricovero per i pazienti Covid dell’area pontina è meritevole di rispetto anche nella consapevolezza che può prestarsi a critiche strumentali.
Il direttore generale della Asl Giorgio Casati si è trovato ad affrontare sin dai primi mesi di quest’anno quella che lui stesso, a ragione, ha definito “guerra”.
Prima la scelta coraggiosa di chiudere Fondi come zona rossa e questo gli ha fatto piovere addosso feroci critiche e forse anche qualche “avvertimento” per la sua salute.
Poi un grande lavoro di riorganizzazione dei reparti e dei servizi compreso l’aumento dei posti letto all’interno dell’ospedale Goretti di Latina ed il trasferimento di reparti specialistici presso gli altri ospedali aziendali di Terracina e Fondi.
Scelte coraggiose fatte in nome della salute pubblica e ben sapendo che avrebbe calpestato i piedi a più di qualcuno rinfocolando polemiche mai sopite. Ma il manager Casati è così, si confronta e poi decide e segue la sua rotta. Finora ha avuto ragione.
Peccato che chi sta ai piani alti del governo della sanità regionale evita il confronto con le parti sociali ed i cittadini e lascia cadere iniziative popolari quali la richiesta di riattivare almeno in parte lo storico Forlanini di Roma. Una richiesta fatta da oltre centomila romani che sono anche centomila elettori.