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La Pasqua nel mondo

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Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi: ecco il detto più famoso del mondo che ci introduce alle varie usanze pasquali .

di Francesca Rossetti

In Svezia e Finlandia la Pasqua coincide con i festeggiamenti di primavera, e la domenica delle Palme si benedicono i rami di pioppo bianco con le gemme, mentre nei prati si gioca con le uova sode colorate che vengono fatte rotolare giù per le colline e secondo il detto un uovo lasciato in ciascuno dei quattro angoli del campo aiuta ad avere un buon raccolto. I dolci caratteristici sono il “Pasha” a base di formaggio e il “Mammi”, un budino di segale.

In Danimarca le case vengono addobbate di fiori e nel giardino viene allestito l’albero di Pasqua, ottenuto tagliando rami da vari alberi e cespugli, e la tradizione narra che le uova sono portate dal coniglio, mentre in realtà gli adulti le nascondono in casa la sera della vigilia e la mattina di Pasqua i bambini fanno la caccia al tesoro, preferendo quelle di cioccolato alle classiche sode. La birra pasquale si chiama Poskebryg ed è leggermente più forte di quella classica.

In Germania si bruciano fuochi con pezzi di legno per ricordare il “fuoco sacro” che purifica i credenti, mentre le ceneri vengono disseminate negli orti in segno di prosperità, e in Baviera, Alto Adige ed Austria vige la consueta benedizione dei cibi, risalente al 9° secolo e che oggi si ripete con i turisti degli alberghi. I dolci tipici sono brezen, conigli, galli, cervi ed agnelli creati con uno speciale pane al latte.

In Israele si festeggiano la Pasqua cristiana e quella ebraica che ricorda l’esodo degli Ebrei in Egitto e dura sette giorni.

La Pasqua russa si celebra con una processione attorno alla cattedrale di Sargorsk, dove risiede il Pope, e la domenica ci si riunisce per un picnic sulla tomba di un parente defunto, in segno di lunga vita, mentre la sera si prepara un banchetto con diversi tipi di carni, pesce e funghi. Anticamente ci si regalava uova d’oro e d’argento incastonate con pietre preziose, e la famiglia dello zar era famosa per la sua collezione di uova di grande valore, mentre il popolo si scambiava uova di zucchero e marzapane.

In Grecia si festeggia il rito greco-ortodosso: ogni fedele accende una candela in chiesa che poi porterà a casa e il dolce tipico è il “Marghiritsa”, una zuppa a base di agnello, mentre in Inghilterra si raccolgono offerte e cibo per i poveri, aiutando poi gli anziani nel lavaggio dei piedi. Il dolce tipico è “hot cross buns”, piccole brioches a base di uvetta e cannella e decorate con una croce in glassa per ricordare la passione di Cristo.

In Italia i cibi tradizionali sono: la colomba pasquale, la pastiera (Campania), la pigna dolce (Lazio), la scarcella in Puglia e Sicilia, una specie di ciambella guarnita con gusci di uova sode e pasta frolla, la schiacciata (Toscana), le pie in Calabria, dolce alla marmellata di uva con noci e aromi naturali, la casadina in Sardegna, con ripieno a base di formaggio o ricotta e uva passa e spesso l’aggiunta di zafferano. In Friuli si produce la pinza triestina, un dolce lievitato con tre tagli in superficie, mentre a Civitavecchia e zone limitrofe la pizza di Pasqua, con cannella e cioccolato, spesso accompagnata da affettati e uova per la colazione pasquale.

La pizza di Pasqua è un dolce rustico al formaggio, tipico dell’Italia centrale, e dappertutto, ovviamente, uova di cioccolato al latte e colomba al cioccolato.

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