Diritti umani
La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo chiede di interrompere aiuti e forniture alla Turchia

In seguito all’efferato assassinio dell’attivista per i diritti umani Hevrin Khalaf, la Lidu onlus invoca la necessità di fermare il presidente della Turchia interrompendo immediatamente ogni fornitura applicando”semplicemente” la legge in vigore.
Domenica 13 ottobre è stata assassinata da una milizia araba mercenaria di Ankara, l’attivista per i diritti umani Hevrin Khalaf, segretario generale del Partito Futuro siriano ed impegnata per i diritti delle donne nella regione. Hevrin, 35 anni, laureata in ingegneria, si batteva per la coesistenza pacifica fra curdi, cristiano-siriaci e arabi ed era apprezzata da tutte le comunità. Un efferato omicidio: “tirata fuori dalla sua auto durante un attacco sostenuto dalla Turchia e giustiziato da fazioni mercenarie“ che è l’emblema e l’orrore di una guerra appena cominciata e che tutta la comunità internazionale deve condannare e fermare con ogni mezzo a sua disposizione.
E’ necessario fermare Erdogan, presidente della Turchia, che ha nuovamente innescato le inumane rappresaglie dei gruppi jihadisti di Al Qaeda tra cui Al Nusra, alleato della Turchia e responsabile di altre esecuzioni sommarie. Dal 2002 con il programma Ipa, acronimo di Instrumentum per Pre-Accession, la Turchia riceve miliardi di euro per raggiungere i requisiti economici richiesti per l’accesso turco all’UE. La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo chiede che il nostro Paese interrompa immediatamente ogni fornitura applicando”semplicemente” la legge in vigore. Diversamente saremo complici di tutto quel che sta accadendo e che accadrà! Senza contare gli eccidi su una popolazione inerme, Khalaf, 35 anni e simbolo della pace e dei diritti umani. Come ha affermato in una nota il braccio politico delle forze democratiche siriane a guida curda (SDF): “Questa è la prova che lo stato turco sta continuando la sua politica criminale nei confronti di civili disarmati”.