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Attualità

La guardia costiera nel 34° Rapporto Italia Eurispes

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La Guardia Costiera si conferma tra le prime istituzioni che godono della fiducia degli italiani

I risultati degli studi e delle analisi scientifiche alla base del Rapporto Italia di Eurispes – presentato oggi a Roma – tornano a far registrare un dato di assoluto rilievo: la fiducia e l’apprezzamento del 69,4% dei cittadini verso l’operato della Guardia Costiera.

Inserita lo scorso anno, per la prima volta nella storia ultratrentennale del Rapporto, al centro degli studi e delle analisi scientifiche sulla fiducia riposta dagli italiani nelle Istituzioni, quest’anno la Guardia Costiera ha visto consolidare l’attenzione per il suo ruolo da parte dell’Istituto.

La Guardia Costiera, infatti, si attesta ai primi posti tra le Forze dell’ordine e il comparto difesa, con un elevato consenso da parte dei cittadini.

Le evidenze scientifiche hanno confermato l’elevato grado di considerazione che, già nella precedente edizione del Rapporto Italia, gli italiani avevano manifestato verso le tante e diversificate attività condotte dagli Uffici marittimi sul territorio, al servizio dei cittadini, così essenziali anche per la vita marittima del Paese.

La piena consapevolezza e conoscenza da parte degli italiani di tutti i rilevanti compiti che le leggi dello Stato le affidano, hanno portato anche quest’anno la Guardia Costiera a conseguire il consenso di quasi 7 italiani su 10.

«Il gradiente di fiducia che il Rapporto Italia oggi ci consegna – afferma il Comandante generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – dà concretezza all’operato quotidiano degli 11.000 donne e uomini di un’Istituzione al servizio dei cittadini, come la Guardia Costiera, e costituisce un ulteriore sprone per le nostre numerose missioni a favore dell’utenza del mare. E in un paese “marittimo” come l’Italia, vedersi confermare la fiducia dei cittadini, equivale ad avere piena e matura consapevolezza dell’effettiva utilità sociale del proprio impegno quotidiano».

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