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Arte & Cultura

La Britten-Shostakovich Festival Orchestra – The Britten-Shostakovich Festival Orchestra

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di emigrazione e di matrimoni

La Britten-Shostakovich Festival Orchestra

 Il successo internazionale dei giovani musicisti inglesi e russi

Mercoledì 25 settembre, presso la Cadogan Hall di Londra, si è concluso il primo tour di una nuova orchestra giovanile, concepita poco più di un anno fa nell’ambito di un incontro diplomatico fra l’Inghilterra e la Russia e destinata a un futuro di successi internazionali: si tratta della Britten-Shostakovich Festival Orchestra, ispirata alla storica amicizia fra Benjamin Britten e Dmitri Shostakovich, i due massimi compositori dei rispettivi paesi nati nel ‘900.
Il progetto didattico si rivolge ai musicisti inglesi e russi più talentuosi fra i 18 e i 28 anni, ed è stato ideato dal M° Jan Latham-Koenig, l’unico direttore inglese titolare di un importante teatro in Russia (la Kobolov Novaya Opera di Mosca), e dunque il tramite perfetto per un’operazione culturale bilaterale che ha anche tutte le caratteristiche di un ulteriore rapporto diplomatico fra i due paesi.

Nell’elenco delle istituzioni musicali più rilevanti coinvolte al riguardo troviamo il Royal College of Music e la Guildhall School of Music & Drama di Londra, il Moscow State Conservatory e il St Petersburg State Conservatory, cui si aggiunge il sostegno culturale di alcune fra le maggiori personalità nel mondo della musica classica: il celebre direttore d’orchestra Yuri Temirkanov e Irina Shostakovich vedova del compositore (patroni onorari), ma anche il Principe Michael di Kent e la Britten-Pears Foundation.

In seguito al Concerto di Chiusura – al quale hanno partecipato l’Ambasciatore inglese a Mosca Sir Laurie Bristow e quello russo a Londra Ivan Volodin – ho intervistato il Fondatore e Direttore Artistico dell’orchestra Maestro Latham-Koenig, artista di fama mondiale, così da comprendere meglio la genesi e il futuro di una formazione che potrebbe ben presto far parlare di sé anche in Italia.

 M° Latham-Koenig, quando e come è nato esattamente un progetto didattico-musicale così specifico e diverso da tutte le altre iniziative internazionali per i giovani musicisti?

Il progetto nasce nell’ambito di una convenzione fra l’Ambasciatore britannico a Mosca Sir Laurie Bristow e il Ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky. Le due autorità si sono incontrate l’anno scorso in occasione delle future celebrazioni per il 2019 – scelto quale “Anno della Musica Inglese e Russa” – decidendo di coinvolgermi come unico inglese direttore titolare di un importante teatro russo.
Così ho deciso di istituire la prima orchestra giovanile anglo-russa della storia, reclutando i migliori talenti dei due paesi – 86 in tutto – che si sono preparati nella città russa di Soči, sul Mar Nero.
Qui il Governo Russo ha messo a disposizione (coprendo tutte le relative spese di vitto e alloggio per l’intera BSFO, i docenti e lo staff organizzativo) proprio gli impianti sportivi dove hanno avuto luogo i noti Giochi Olimpici Invernali del febbraio 2014.
Lì, durante un’intera settimana, si sono svolte tutte le prove della nuova orchestra: ogni mattina i diversi docenti specializzati hanno diviso gli strumentisti in 5 gruppi (2 per gli archi, 1 per i legni, 1 per gli ottoni e 1 per le percussioni), mentre nel pomeriggio e dopo cena io mi sono occupato delle prove d’insieme dell’intera orchestra.
All’inizio della seconda settimana è partita la tournée vera e propria, che avrebbe realizzato 12 diversi concerti in Russia e in Inghilterra, da Mosca a San Pietroburgo, fino al Concerto di Chiusura a Londra dello scorso 25 settembre. Il tutto nell’arco di appena un mese.

I programmi proposti nei concerti sono anche finalizzati alla divulgazione dei maggiori compositori inglesi e russi – soprattutto Rachmaninov, Prokofiev, Elgar, Vaughan Williams – oltre ovviamente a Britten e Shostakovich. A tal proposito vorrei chiederle: quali sono le ragioni del suo rapporto privilegiato con questi ultimi due autori?

Ho sempre amato la musica di Britten, sin da bambino. Quando cantavo nel coro delle voci bianche della Highgate School di Londra fui addirittura coinvolto nell’importante incisione della Decca del War Requiem (1963) di Britten, diretta dallo stesso autore e quindi destinata a restare nella storia. Da allora il mio legame con la sua musica è sempre rimasto intatto.
Stranamente un po’ simile è stato il primo incontro con Shostakovich: avevo 12 anni e suonavo il violino – che studiavo insieme al pianoforte – nell’Orchestra Nazionale Giovanile della Gran Bretagna. Lì ebbi modo di eseguire la sua Decima Sinfonia, che mi affascinò subito lasciandomi un’impressione profonda. In seguito ho sempre diretto i lavori di Shostakovich, soprattutto alla Novaya Opera di Mosca: fra questi la Tredicesima Sinfonia e la prima versione scenica dei Giocatori, opera incompiuta dell’autore dal dramma omonimo di Gogol’.

Riguardo alle audizioni per la Britten-Shostakovich Festival Orchestra: cosa deve dimostrarle un giovane musicista – al di là dell’aspetto tecnico – per poter essere scelto nella formazione?

Da un giovane musicista di talento mi aspetto una spiccata musicalità, versatilità e un notevole istinto orchestrale, ovvero la capacità di prender parte a una formazione diventandone una componente essenziale e inscindibile, fondendosi agli altri musicisti.

Prevede di programmare altre tournée dell’orchestra, magari venendo presto anche in Italia?

Lo spero bene. L’orchestra gode dei finanziamenti delle due maggiori compagnie petrolifere inglesi e russe: la BP (British Petroleum) e la russa Rosneft, molto attive nella sponsorizzazione della cultura e che ringrazio di cuore per il grande sostegno. Nel prossimo futuro vorremmo quindi ampliare la tournée almeno all’intera Europa ed estendere il nostro repertorio, magari proponendo anche le opere dei compositori che avevano più influenzato sia Britten che Shostakovich: fra tutti Mahler. Per esempio, la sua scrittura orchestrale risuona nel quarto interludio del Peter Grimes del compositore inglese. In tal senso vorremmo eseguire anche compositori come Schubert e Tchaikovsky.

Da sempre la musica costituisce un ponte importante fra le culture più diverse. Pensa che questa iniziativa potrà incentivare i rapporti diplomatici fra Russia e Inghilterra?

Certamente! Anzi, questa è la ragione di vita più importante per il progetto. Inoltre l’Ambasciatore Britannico Sir Laurie Bristow è un violista dilettante: durante il grande ricevimento per l’Orchestra che si è tenuto nella sede dell’Ambasciata Britannica a Mosca ha fatto intervenire delle piccole formazioni da camera costituite dai ragazzi, coinvolgendoli in performances di 5-6 minuti. A una di queste – quella del Quartetto delle Dissonanze di Mozart – ha preso parte di persona, suonando insieme ai nostri orchestrali.
Capirà bene, quindi, quanto la musica sia importante anche per i nostri stessi politici.

di emigrazione e di matrimoni

The Britten-Shostakovich Festival Orchestra

 The international success of young English and Russian musicians

Wednesday September 25th at London’s Cadogan Hall the first tour of a new youth orchestra ended. The orchestra was conceived little more than a year ago during a diplomatic meeting between Great Britain and Russia and was destined for international success in the future. This is the Britten-Shostakovich Festival Orchestra which was inspired by the historic friendship between Benjamin Britten and Dmitry Shostakovich, the two greatest composers of their respective countries in the 20th century.

This educational project is aimed at the most talented British and Russian musicians between 15 and 25 years of age and it was designed by Jan Latham-Koenig, the only British conductor of a major theatre in Russia, Moscow’s Kobolov Novaya Opera and therefore he was the perfect intermediary for a bilateral cultural operation that also had all the characteristics for further diplomatic relationships between the two countries.

In the list of the most important musical institutions involved we find the Royal College of Music and London’s Guildhall School of Music & Drama, the Moscow State Conservatory and the St. Petersburg State Conservatory to which must be added the cultural support of some of the world’s biggest classical music personalities, such as the famous orchestra director Yuri Temirkanov and Irina Shostakovich, the composer’s widow (honorary patrons) and also Prince Michael of Kent and the Britten-Pears Foundation

Following the Closing Concert which saw the participation of British Ambassador Sir Laurie Bristow and his Russian counterpart in London Ivan Volodin, I interviewed the orchestra’s Founder and Artistic Director, Maestro Latham-Koenig, himself a world famous artist, so as to better understand the birth and future of a team that could soon make people talk in Italy as well.

Maestro Latham-Koenig, exactly when and how was such a specific musical project that is different from all the other international initiatives for young musicians born?

“The project was born within a convention between the British Ambassador to Moscow, Sir Laurie Bristow and Russia’s Minister for Culture, Vladimir Medinsky. The two authorities met last year on the occasion of the future celebrations in 2019, that was chosen as the “UK-Russia Year of Music” and I decided to involve myself as the only British conductor of a major Russian theatre.”

“So I decided to set up the first Anglo-Russian youth orchestra in history and recruited the best talents from the two countries, 86 in total, who were trained in the Russian city of Soči on the Black Sea.

“Here the Russian government provided the sporting facilities in which the famous Winter Olympic Games took place in February 2014 and covered all the related costs of room and board for all the BSFO, the teachers and organizational staff.

“During the entire week, there were many trials of the new orchestra. Every morning the various specialized teachers divided the musicians into 5 groups (two for the strings, 2 for the woodwind, one for the brass and one for the percussion) while in the afternoon and after dinner I worked on the rehearsals of the full orchestra together.

“At the start of the second week the true tour began that would produce 12 different concerts in Russia and England, from Moscow to Saint Petersburg, right up to the closing concert in London last September 25th. All this in just a month.”

The programmes proposed in the concerts were aimed at popularizing all the main British and Russian composers, especially Rachmaninov, Prokofiev, Elgar and Vaughan Williams, as well as Britten and Shostakovich, of course. In this regard, I would like to ask you, what were the reasons for your privileged relationship with the last two composers?

“I have always lived Britten’s music, since I was a child. When I sang in the children’s choir of London’s Highgate School I was even involved in the important recording of Britten’s War Requiem (1963) for Decca, conducted by the composer himself and therefore destined to remain in history. Since then my connection with his music has remained intact.

“Strangely, my first encounter with Shostakovich was a little similar. I was 12 years old and I played the violin, which I studied together with the piano, in Great Britain’s National Youth Orchestra. There I was able to perform his Tenth Symphony that immediately fascinated me and left a deep impression. Subsequently, I always conducted Shostakovich’s work, especially in Moscow’s Novaya Opera, including the Thirteenth Symphony and the first version on stage of The Gamblers, an unfinished opera by the composer from Gogol’s drama of the same name.”

Regarding the auditions for the Britten-Shostakovich Festival Orchestra, beyond the technical aspect, what must a young musician show you in order to be chosen for the orchestra?

“From a young talented musician I expect strong musicality, versatility and a noteworthy orchestral instinct, in other words, the capacity to take part in a team and to become an essential and inseparable component by merging with the other musicians.”

Do you foresee another tour by the orchestra, maybe coming soon to Italy as well?

 “I hope so. The orchestra is funded by the biggest Russian and British petroleum companies, BP (British Petroleum) and the Russian Rosneft, that are very active in sponsoring culture and I thank them from the heart for the great support. In the near future we would therefore like to expand the tour to at least all of Europe and to extend our repertoire, maybe also offering the works of other composers who had influenced both Britten and Shostakovich, one of which was Mahler. For example, his orchestral composition resounds in the fourth interlude of the British composer’s Peter Grimes. In this sense, we would also like to perform other composers such as Schubert and Tchaikovsky.”

Music has always been an important bridge between the most diverse cultures. Do you think that this initiative could encourage diplomatic relations between Russia and Great Britain?

“Of course! In fact, this is the most important raison d’être for the project. Furthermore, the British Ambassador, Sir Laurie Bristow, is an amateur violinist and during the grand reception for the Orchestra held in the British Embassy in Moscow he let small chamber music groups made up of young people play in performances of 5-6 minutes. During one of these, Mozart’s Dissonance Quartet, he took part in person by playing together with our musicians.

“Therefore you will understand how important music is for our politicians.”

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