Cinema & Teatro
Isabel Russinova porta in scena a Trieste “Duse. Come vento soffiato dal mare mi racconto”
“Duse. Come vento soffiato dal mare mi racconto”, la Russinova celebra in prima assoluta a Trieste la Divina e la porta in tournée.
di Macri Martinelli Carraresi
Ha debuttato il prima assoluta a Trieste, all’interno del Festival Trieste Estate, lo spettacolo scritto ed interpretato da Isabel Russinova dedicato ad Eleonora Duse. La piece propone al pubblico, attraverso il suo percorso drammaturgico originale un ritratto inedito della Divina, forse diverso da come è conosciuta nell’immaginario collettivo, non solo dunque la Diva contesa dai teatri del mondo, luminosa musa dei grandi del suo tempo, prima fra tutti Gabriele D’Annunzio che di lei, alla sua morte disse, “è morta quella che non mi meritai” e volle il suo busto accanto mentre creava, nel suo studio al Vittoriale, ma anche e soprattutto la figura d’attivista dalla parte delle donne, la Duse, infatti, ha usato la sua arte per provocare e stimolare la società borghese chiusa e bigotta del suo tempo, sfidandola, mostrando il suo seno nudo, parlando di sesso, denaro, famiglia con l’intento di liberare, emancipare il ruolo della donna. Il suo modo di recitare fuori da regole e schemi, senza truccarsi mai, neppure in scena, di viaggiare e recitare all’estero (sempre e solo in italiano) per divulgare il suo pensiero d’emancipazione attraverso il suo essere donna e artista fuori dalle convenzioni, riuscendo ad ammaliare il mondo con la sua verità di essere umano. Tutto questo vive nello spettacolo, diretto da Rodolfo Martinelli Carraresi, con musica dal vivo del fisarmonicista Andi Zeka, le scene e i costumi di Wilma Logatto, che vede in scena non solo il percorso biografico della Duse ma anche la sua importanza come donna, militante ed intellettuale del suo tempo.
“Senza la donna non va niente, questo l’ha dovuto riconoscere persino Dio “ così la Duse nel descrivere il femminile che ha sempre cercato di valorizzare, difendere ed emancipare, attraverso il suo impegno e la sua arte e il suo carisma, che tutto il mondo le ha riconosciuto. “Anima semplice e diretta di bambina con il cervello analitico ed incisivo della psicologa e una voce che proviene dalle braci della passione tragica” cosi Charlie Chaplin che la vide a New York , in una delle sue tappe americane dell’ultima tournèe, sarebbe morta poco dopo, a Pittsburgh (21 aprile1924) prima di terminare il suo tour, che fu un trionfo , “nulla di simile si è visto prima, nemmeno con la sua eterna duellante Sarah Bernard”, così commentarono i cronisti di allora.
“ E ‘ stato molto interessante, appassionante per me dedicarmi allo studio e alla ricerca del personaggio Duse, che ho affrontato con grande meticolosità cercando di scavare sopratutto la sua parte interiore, dopo aver approfondito il suo tempo, il teatro di allora, i personaggi che animarono la sua vita, Arrigo Boito, D’Annunzio, Matilde Serao, Giacinta Pezzana, Isadora Duncan, Grazia Deledda, Ibsen, Cechov… , una vita intensa ricca di sfaccettature che, in fondo ha affrontato sempre da sola affidandosi al proprio coraggio e al suo idealismo.
Stanislavskij, che ebbe un intensissimo legame culturale con la Duse, ammirò molto la Diva e dichiarò che dopo aver assistito ad uno spettacolo della Divina capì come realizzare il teatro d’arte di Mosca e una sua allieva disse, “se non si recita come la Duse bisognerebbe abbandonare per sempre il teatro” .
Duse, Come vento soffiato dal mare, continuerà in tournèe nazionale ed internazionale il suo percorso.
”Sono felice che lo spettacolo abbia esordito proprio a Trieste, città che accolse molti debutti della Divina, anche quelli del suo rientro in teatro, dopo anni di assenza e dell’ultima tournèe americana dell’attrice, che amava la città di Saba in maniera particolare”.
Qui il servizio che la Rai ha dedicato allo spettacolo
Duse. Come vento soffiato dal mare, mi racconto
di e con Isabel Russinova.
Scene e costumi, Wilma Logatto
Light designer- RMC
Musica dal vivo la fisarmonica di Andi Zeka
Regia Rodolfo Martinelli Carraresi