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Irlanda: violentatore assolto perché la vittima indossava un tanga

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Migliaia in piazza contro il sessismo. “Basta che una ragazza stuprata abbia con sé un contraccettivo per essere screditata davanti ai giudici”.

di Vito Nicola Lacerenza

Alcuni giorni fa nella Repubblica d’Irlanda una ragazza di 17 anni è stata stuprata in un vicolo buio da un 27enne. L’aggressore, dopo essere stato citato in giudizio per il reato di violenza sessuale, è stato dichiarato innocente. Per la Corte, la giovane si è mostrata “consenziente al rapporto sessuale”. A dimostrarlo è il fatto che la giovane indossava in quell’occasione “un tanga con un merletto”, un indumento intimo provocante  e per tanto sufficiente ad esprimere consenso. Almeno tale è stata l’opinione dell’avvocato difensore del 27enne, il quale alla Corte ha rivolto la seguente domanda:  «Può il tanga mostrare che la ragazza fosse attratta dall’imputato, fosse pronta ad incontrare qualcuno e ad avere rapporti sessuali?». La risposta per i giudici è stata “si”,  e così hanno emanato la sentenza di assoluzione. Ma se per la giustizia irlandese il caso è chiuso, per l’opinione pubblica locale e internazionale è iniziato un acceso dibattito sugli “stereotipi sessuali” che ad oggi pesano sulle donne, specie quando sono vittime di stupro. «Le vittime di violenza sessuale sono regolarmente incolpate per via degli “stereotipi sessuali”- ha detto la parlamentare irlandese Ruth Coppinger- in altri processi analoghi abbiamo visto come i tanga e i contraccettivi siano stati utilizzati per screditare la donna difronte alla corte».

A permettere agli stupratori di farla franca, secondo Coppinger, è l’atteggiamento maschilista di molti magistrati nei confronti delle vittime di violenza sessuale. A sostegno della sua tesi la parlamentare irlandese ha reso noti  dati che mostrano come la probabilità di uno stupratore di essere condannato diminuisca in determinate circostanze. “Se la vittima è giovane, se conosce il suo aggressore, se fa uso di alcol o droga e se ha un reddito tale da non potersi permettere un buon avvocato”, è difficile che la vittima possa avere giustizia. La vicenda ha indignato gli irlandesi, che a migliaia sono scesi nelle piazze delle principali città per manifestare il loro dissenso. A Dublino, la capitale della Repubblica d’Irlanda, le manifestanti hanno disseminato tanga lungo i marciapiedi del centro città, mentre a Cork, a sud del Paese, un corteo è entrato all’interno del Palazzo di Giustizia ricoprendo le scalinate con biancheria intima femminile.

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