Connect with us
Azzera la bolletta

Arte & Cultura

Il Premio Letterario Chianti: sul sito, oggi, il nuovo bando di partecipazione

Published

on

Tempo di lettura: 3 minuti

“È bello ripartire, anche se con tante incognite. Ma arriveremo comunque alla fine anche quest’anno”, questo il commento di Paolo Codazzi, scrittore ed ideatore del famoso Premio Chianti.

Nato nel 1987, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Greve in Chianti e la rivista Stazione di Posta, diretta da Codazzi, il Premio nelle prime edizioni alternava annualmente Poesia e Narrativa. In seguito si riferí esclusivamente alla narrativa e quindi all’Opera Prima. Una Giuria di Lettori determina il vincitore tra una cinquina di finalisti selezionati da una Giuria Tecnica presieduta, fino alla sua scomparsa, avvenuta nel novembre 2008, dal Prof. Giorgio Luti.

Dalla 24ª edizione il Premio è coordinato da Giuseppe Panella, docente di Filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, autore di numerosi e rilevanti saggi sulla teoria e filosofia del romanzo moderno, nonché apprezzato critico letterario. Il Premio Letterario Chianti è unico nel suo genere poiché coinvolge un intero ambito territoriale di ragguardevoli dimensioni nella lettura e nella conoscenza della letteratura contemporanea.

Lasciamo alle parole del compianto Andrea Camilleri la descrizione esatta di cosa sia il Premio: – Ebbi la percezione che il Premio Chianti fosse qualcosa di completamente diverso dagli altri premi letterari fin da quando Paolo Codazzi mi telefonò per dirmi che ero entrato nella cinquina dei finalisti e che dovevo perciò trovare un sabato libero per andare a Greve a incontrarmi con la giuria. “E perché devo incontrarmi con la giuria?” “Perché le faranno domande sul libro e lei dovrà dire le sue ragioni”. “Ma da chi è composta la giuria?” “Da persone di Greve”. “E chi c’è in finale oltre a me?” Mi disse i nomi. C’era anche Laura Pariani con un libro pubblicato dalla stessa casa editrice che aveva pubblicato me. “Ma tutti e due siamo editi dalla Sellerio!” “E che fa?” “Ma come? E i premi letterari che usano il bilancino per dosare le loro strategie? Se l’anno scorso abbiamo premiato un libro Mondadori, quest’anno ne dobbiamo per forza premiare uno della Rizzoli”… Ci andai, un sabato. E mi incontrai con la giuria. Una cinquantina di persone comuni, ma tutti lettori intelligenti, attenti, direi amorosi. Avevano verso il libro e il suo autore un calore contagioso. Ci tornai il giorno della votazione. Perdetti per un voto in più alla Pariani. Ma mi consolai abbondantemente la sera alla cena organizzata dai promotori del Premio. Feci nuove amicizie, ci scambiammo indirizzi e numeri telefonici, ci scrivemmo.

L’anno dopo mi telefonò nuovamente Paolo Codazzi. Noi due, ormai ci davamo del tu. “Guarda che sei nuovamente finalista”. Tornai a Greve sentendomi contento come chi ritorna in un posto dove ha vissuto a lungo e bene. Parlai del mio libro ai giurati che erano cresciuti di numero. Ma una settimana prima del giorno stabilito per la votazione, fui costretto a fare una non piacevole telefonata a Paolo. “Non posso venire a Greve. Devo purtroppo trovarmi quel giorno in tutt’altra parte. Perciò considerami ritirato dal Premio”. “Vedremo”. Passarono una diecina di giorni e un pomeriggio mi venne voglia di sapere chi si era aggiudicato il Premio. Telefonai a Paolo. “Chi l’ha vinto?” “Tu”. “Ma non glielo hai detto ai giurati che non potevo essere presente?” “Sì”. “E allora?” “Non gliene è importato niente. Dammi le coordinate bancarie che ti mando l’assegno”. Eh no! E la cena? “Senti, Paolo. Trattieni tu i soldi e organizza una cena per tutti. Voglio festeggiare il Premio con tutti i giurati. Poi mi telefoni la data. E io vengo a Greve”. Fu una serata bellissima.

Il Premio Letterario Chianti è dall’anno 2004 «Manifestazione inserita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali tra quelle di Rilievo Nazionale in ambito al Progetto ‘Italia Pianeta Libri’».

Apollo Mini Fotovoltaico
Serratore Caffè

Questo si chiuderà in 0 secondi