Attualità
Australia, coste vietate per i richiedenti asilo: accordo con Papua Nuova Guinea
Il premier australiano stoppa l’entrata di profughi via mare.
Roma, 23 luglio – “D’ora in poi i richiedenti asilo che arrivano in Australia via mare non avranno alcuna possibilità di stabilirsi nel nostro Paese come profughi. Se saranno riconosciuti come profughi genuini, saranno reinsediati in Papua Nuova Guinea”, così Kevin Rudd premier australiano in merito all’arrivo di nuovi barconi con a bordo immigrati. Un accordo definitivo firmato a Brisbane con Peter O’Neil, premier di Papua Nuova Guinea, sancisce il dirottamento dei richiedenti asilo nel vicino stato-arcipelago, etichettato come uno dei luoghi più violenti del mondo.
Secondo l’Unicef i figli della Papua Nuova Guinea sono tra i più vulnerabili del pianeta, a causa dei tassi estremamente elevati di sfruttamento, la brutalità della polizia e la detenzione di giovani delinquenti nelle carceri per adulti. Il Paese consente cinque forme di pena di morte, mentre sono ancora illegali omosessualità e adulterio.
Sul fronte australiano però nell’ultimo anno ci sono stati oltre 14 mila richiedenti asilo, in maggioranza iraniani, iracheni, afghani, che hanno raggiunto l’Australia su barconi provenienti per lo più dall’Indonesia. Circa 240 persone sono annegate durante i naufragi. Rudd ha descritto la decisione come molto dura, ma “la nostra responsabilità come governo – ha concluso – è di assicurare un sistema di sicurezza sui confini”.