Diritti umani
Il faro sul mondo per il Libano: l’appello dell’associazione per Diana
Il faro sul mondo, testata e associazione catanese lancia un appello per Diana Ibrahim Akl, ragazza del Libano con una malattia epatica.
Una “corsa contro il tempo”, potremmo definire così l’ultima causa de Il faro sul mondo. Testata giornalistica di politica internazionale e associazione catanese che da 16 anni opera su due fronti: informazione e missioni umanitarie in Medio Oriente.
Attiva soprattutto in Libano, dove attualmente risiedono 1,5 milioni di profughi palestinesi, siriani, libanesi e immigrati, la sua missione attuale è aiutare Diana Ibrahim Akl. Una ragazza di 23 anni gravemente malata di ascesso epatico, perdita biliare, varici esofagee di terzo grado, colangite ricorrente, sindrome epatorenale e ittero.
Condizioni precarie acuite anche dalla situazione economica di estrema povertà della famiglia che non può permettersi il pagamento di spese sanitarie e di viaggi per la sua assistenza. Già a maggio 2019, la ragazza ha effettuato un intervento d’urgenza a causa di insufficienza epatica fulminante e cirrosi epatica non diagnosticata.
Adesso, le condizioni sono peggiorate e Il faro sul mondo con il suo presidente Giovanni Sorbello lancia un appello di solidarietà, a chi ne avesse la possibilità, per aiutare Diana con una raccolta fondi e affrontare urgentemente un trapianto di fegato nel Centro trapianti organi di Shiraz, in Iran.
Parliamo di un diritto alla cura che in Libano, al momento, è un lusso per poche famiglie e ciò è dovuto alla crisi economica e alle sanzioni in un paese che vive situazioni di boicottaggi e conflitti, come quello con Israele. Secondo Medici senza frontiere ad oggi, il Libano è alle prese con il quarto anno di gravi problemi economici che hanno spinto due terzi della popolazione alla povertà.
Fra queste c’è appunto Diana e la sua famiglia, mantenuta dal padre che svolge saltuariamente la professione di tassista: “La sua– dice Giovanni Sorbello, presidente de Il faro sul mondo – è solo una delle tantissime storie di disperazione che abbiamo avuto modo di conoscere nelle precedenti missioni nel Paese dei Cedri.
Abbiamo scelto questo caso, perché è una giovanissima ragazza e fondamentalmente sono quei casi in cui con un po’ più di impegno si riesce a colmare l’esigenza economica. Una ragazza che è abbandonata dal governo, da una condizione internazionale che ha creato questa situazione drammatica in Libano, dove l’Occidente ha un ruolo determinante. Questa è una chiamata spontanea per dare una mano, nei limiti delle proprie possibilità. Noi ci impegneremo fino all’ultimo giorno per garantire a Diana il diritto alla vita”.
Verso la metà di settembre l’associazione farà tappa in Libano per consegnare gli aiuti umanitari che vengono raccolti grazie al contributo di collaboratori esterni, amici e relazioni strette nel tempo e includono soprattutto farmaci, accessori sanitari e per l’igiene, e articoli scolastici. E oltre a quest’attività benefica è previsto anche l’incontro dei membri dell’associazione con la famiglia di Diana. “Ci auguriamo che da qui a settembre – conclude Giovanni Sorbello – la situazione non peggiori, perché Diana dovrà necessariamente effettuare l’intervento; è una lotta contro il tempo che speriamo di vincere“. Un tempo esiguo durante il quale, in base alle notizie raccolte tramite la famiglia, l’obiettivo è raccogliere una cifra di circa 40 mila euro per i viaggi da effettuare e una terapia che Diana continua ad affrontare con farmaci.
Chi desidera contribuire alla raccolta fondi può farlo tramite bonifico su C/C postale intestato a:
Associazione Il Faro sul Mondo
IBAN: IT 39 U 07601 16900 001047099864
Causale: Emergenza Libano