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Il Conclave e le sue origini

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I cardinali chiamati a riunirsi nella Cappella Sistina secondo il protocollo si dovranno isolare dal mondo esterno fino al raggiungimento del quorum di due terzi per l’elezione del nuovo capo della Chiesa.

di Giuliana Scrocca

Domani 7 maggio 2025 inizia il conclave e la sala stampa vaticana ha fatto sapere che l’italiano sarà la lingua ufficiale ma per le Congregazioni dei cardinali ci saranno gli interpreti anche se il latino rimane la lingua ufficiale per gli atti formali, come l’annuncio dell’ “Habemus Papam“,

L’origine della parola “conclave” deriva dal latino “cum clave”, che significa “con la chiave” o “sotto chiave”. In origine, si riferiva ad una camera chiusa a chiave, e successivamente ha assunto il significato specifico di “riunione dei cardinali per eleggere il papa”.

L’origine del conclave si fa risalire all’elezione di Gregorio X, quando, dopo 18 mesi di vacanza, i viterbesi rinchiusero i cardinali, riuniti nel palazzo papale di Viterbo, per indurli a designare il nuovo pontefice; questo conclave fu il più lungo della storia infatti durò 1006 giorni, quasi tre anni, dal 29 novembre 1268 al 1° settembre 1271 mentre il conclave più breve della storia fu nel 1503 quando venne eletto Papa Giulio II che durò appena 10 ore.

Dall’anno 1058 ad oggi si sono svolte 111 elezioni papali che hanno legittimamente eletto i papi della Chiesa cattolica e dal 1455 ad oggi tutti i conclavi, eccetto cinque, si sono tenuti nel Palazzo Apostolico.

L’ultimo papa italiano è stato Papa Innocenzo XIII, è stato il 244º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1721 alla sua morte.

I cardinali chiamati a riunirsi nella Cappella Sistina secondo il protocollo si dovranno isolare dal mondo esterno fino al raggiungimento del quorum di due terzi per l’elezione del nuovo capo della Chiesa, inoltre ogni cardinale dovrà consegnare il proprio cellulare o non portarlo, neppure i pc e non diffondere a nessuno quanto verrà detto durante le votazioni, solamente il nuovo Papa potrà togliere il veto per diffondere quanto detto e accaduto durante le operazioni di elezione.

Pertanto da domani alle 10 inizieranno le procedure di voto per tutti i 133 cardinali elettori chiamati da ogni parte del mondo con due votazioni la mattina e due il pomeriggio seguendo specifici rituali e norme per tre giorni di seguito ed alle 19 ci sarà la prima fumata.

Dopo la votazione il nuovo papa si ritirerà prima nella “stanza delle lacrime” per la vestizione e sceglierà il proprio nome per rispettare un’antica usanza segno di completa dedizione al nuovo ufficio anche se all’inizio questa usanza nacque perché alcuni papi trovavano i loro nomi poco adatti alla carica che ricoprivano dopo di che il nuovo papa si affaccerà per la prima volta per la benedizione urbe et orbi.

Non ci resta che attendere le votazioni di questo nuovo conclave che si sta svolgendo anche in un anno giubilare auspicando nella nomina di un bravo pastore che accompagni i fedeli verso un equilibrio tra fede e giustizia.

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