Attualità
Gli anziani e le truffe: quali le più comuni

Secondo le stime dei medici geriatri gli anziani vittime di truffa tra chi ha più di 65 anni sono in aumento: il 39% delle truffe avviene al telefono; il 29% via e-mail; il 19% via Internet; il 16% fuori casa e solo il 3% tra le mura domestiche
di Giordana Fauci
Le truffe agli anziani sono in notevole crescita, perché più in là si è negli anni e più il rischio di fragilità è elevato, affidandosi erroneamente a chiunque si avvicini, purtroppo, spesso, con cattive intenzioni: secondo le stime dei geriatri il 39% delle truffe avviene al telefono; il 29% via e-mail; il 19% via Internet; il 16% fuori casa e solo il 3% tra le mura domestiche.
Più a rischio i soggetti particolarmente fragili, magari perché colpiti da malattia invalidanti, come le donne pari al 65% del totale delle vittime ma, soprattutto, i più poveri, i meno istruiti o chi soffre di disabilità cognitive.
I truffatori possono essere sia uomini che donne, presentandosi da soli o in coppia; in genere sono eleganti e, al contempo, rassicuranti ma, soprattutto, sono notevolmente loquaci, proprio allo scopo di confondere il malcapitato.
Spesso fingono di essere stati mandati da un parente; altre volte si presentano presso le abitazioni in tuta da lavoro, magari mostrando falsi tesserini o, infine, fermando gli anziani di turno per strada, offrendosi di accompagnarli a casa, a fare le commissioni ma, prima ancora, alla posta o in banca, con l’unico vero intento di reperire più informazioni possibili.
Questo l’identikit dei truffatori che sempre più spesso prendono di mira persone anziane ma non solo.
Succede, così, che un anziano che ha da poco prelevato contanti in banca o alla posta viene fermato o raggiunto a casa da qualcuno che si presenta come dipendente dell’Agenzia e che sostiene di essere tenuto a verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate, perché potrebbe esserci stato un errore ed è quando l’anziano consegna i suoi soldi al truffatore che questi, fingendo di controllarli, li sostituisce con soldi falsi: è bene, dunque, diffidare di chiunque si avvicini con pretesti, perché nessun impiegato lo cercherà a casa o lo fermerà per controllare banconote.
Altrettanta diffidenza merita che si avvicina per strada chiedendo di pagare un debito contratto da un parente: questa truffa avviene anche al telefono, con chiamate che allarmano circa eventuali multe da pagare. Non va assolutamente consegnato denaro; di contro è doveroso chiamare immediatamente i numeri di emergenza o, finanche, chiedere aiuto ai passanti.
E, poi, vi sono truffe consistenti nella consegna di pacchi, a fronte del pagamento di una somma di denaro e, invero, asserendo che la merce è stata ordinata dai familiari: ecco perché non bisogna ritirare alcunché, né consegnare denaro se i destinatari e gli stessi familiari non hanno avvisato prima.
Tra le truffe più frequenti che subiscono gli anziani vi è anche quella dello specchietto: un trucco semplice che consiste nel far credere ad anziani automobilisti che la loro auto abbia urtato lo specchietto retrovisore dell’auto di truffatori evidentemente già auto-danneggiatisi. La vittima avvertirà il rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria per dargli l’illusione del colpo e cosi confonderlo. A tal punto il truffatore chiederà al malcapitato per constatare il danno subito e, quando la vittima chiederà di fare la constatazione amichevole, il truffatore, per evitare la denuncia all’assicurazione, chiederà una somma in contanti per la riparazione dell’auto, magari anche con l’aiuto di falsi testimoni. Pertanto, se ci si trova in situazioni simili non bisogna far altro che richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine, rimanendo all’interno dell’auto.
E, inoltre, vi sono truffe subite da pseudo aziende della luce, del gas, della telefonia, di pseudo-banche e di aziende sanitarie che, se vere, preannunciano sempre il loro arrivo tramite avvisi condominiali. Pertanto, in assenza di appuntamenti, non si dee aprire a nessun falso incaricato. Perché, del resto, non si può essere obbligati a far entrare chicchessia, finanche se si trattasse di operatori o funzionari, sia pubblici che privati del tutto inattesi. E, in ogni caso, si può sempre verificare la reale identità di chi si presenta a casa, telefonando direttamente all’Ente a cui lo sconosciuto sostiene di appartenere.
E, oramai, esistono anche molte truffe subite via Internet… Uno strumento oramai utilizzato anche dai più anziani. E se è vero che la rete può risolvere molti problemi, è ancor più vero che rappresenta anche un rischio. Quindi, anche per l’utilizzo di Internet, valgono le stesse raccomandazioni alide sempre: mai mettere on-line dati privati e riservati. Più in particolare, dati bancari. Massima attenzione, poi, alle e-mail sospette: mai aprirle ed, anzi, eliminarle sempre, senza aderire a catene di Sant’Antonio o ad appelli provenienti da persone che non si conoscono e, laddove si tema di essere stato truffato, rivolgersi con celerità alla Polizia Postale.
Da ultimo, una truffa che esiste fin dalla notte dei tempi: quella di cui si rendono colpevoli truffatori che si presentano come maghi, santoni e che promettono di risolvere problemi di salute o legali in cambio di denaro: imbroglioni che fanno leva sulla debolezza di persone con problemi di salute e che, ad onore del vero, sono così disperate da aver dimenticato che gli unici in grado a poter risolvere problemi di salute sono solo ed esclusivamente i medici e, nel caso di problemi legali, da avvocati. Del resto, in Italia fare il mago è vietato e, quindi, se si ha la sfortuna di incontrarne uno non si deve avere alcun indugio a denunciarlo all’Autorità Giudiziaria.
…Perché altro non vi è da fare: nel caso in cui un anziano intuisce di trovarsi innanzi ad un potenziale raggiro, non deve far altro che richiedere l’immediato intervento delle Forze dell’Ordine, anche per segnalare comportamenti sospetti o situazioni di pericolo.