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Diritti umani

Enrico Cavallari (FI): su vicenda ambulanti regione Lazio se ne lava mani

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“Ci sono numerose sentenze che hanno stabilito che l’applicazione della direttiva europea è delegata allo Stato, il quale si è già pronunciato con tre leggi in materia e con i rinnovi delle licenze fino al 2032. Non è possibile tollerare nessun colpo di mano contro la legge come quello della sindaca Raggi”

“Come Ponzio Pilato, la Regione Lazio se ne lava le mani: la vicenda degli ambulanti, la cui maxi-vertenza nei confronti dello Stato e del Campidoglio ha visto scendere in piazza gli operatori in maniera massiva, è rimandata a fine ottobre, ovvero a 90 giorni dopo la fine dello stato di emergenza del 31 luglio prossimo.
Tutto questo senza che, nel frattempo, la Regione Lazio e la sua Giunta muovano una paglia per dare una mano ai lavoratori in questa fase drammatica per l’economia, negando una interlocuzione sia con il Governo nazionale che con il comune di Roma, per far rispettare il decreto Rilancio (che ha già previsto i rinnovi delle concessioni fino al 2032) nonché garantire un’applicazione omogenea della normativa su tutto il territorio del Lazio”.

Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio, Enrico Cavallari (Forza Italia).

“Con la mozione che ho presentato oggi in aula alla Pisana, respinta per un soffio dal Consiglio, invitavo l’ente regionale a dare seguito agli atti che la stessa Regione Lazio nel tempo ha approvato in materia, come le modalità operative dei rinnovi per 12 anni previsti dalla legge dello Stato” aggiunge Cavallari.
“Personalmente, continuerò a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda degli operatori su suolo pubblico, affinché non si giunga ad ottobre su un terreno pericoloso e aggrovigliato tra normative e proroga pandemica: il comparto ambulante è già terribilmente fiaccato dalla pandemia e dalle politiche scellerate di alcuni comuni, quello di Roma in primis” prosegue Cavallari.
“Ci sono numerose sentenze che hanno stabilito che l’applicazione della direttiva europea è delegata allo Stato, il quale si è già pronunciato con tre leggi in materia e con i rinnovi delle licenze fino al 2032.
Non è possibile tollerare nessun colpo di mano contro la legge come quello della sindaca Raggi” continua Cavallari.
“Sarà mio impegno incalzare nuovamente, anche più volte, la Regione Lazio per portarla a prendere una posizione netta ed efficace per risolvere questo grave pasticcio, facendosi promotrice presso lo Stato italiano di una legge nuova e definitiva, che garantisca la tutela assoluta dell’occupazione e omogeneità di rispetto delle norme sul territorio” conclude Cavallari.

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