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Di emigrazione e di matrimoni – Of migration and marriage (Parte 2)

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di emigrazione e di matrimoni

Di emigrazione e di matrimoni (Parte 2)

Come abbiamo visto nella prima parte di questo articolo sui matrimoni degli emigrati italiani il tema non è solo delicato, è anche complesso.

Di Gianni Pezzano

Con poche eccezioni, il matrimonio è spesso la fase più importante e impegnativa della vita dell’individuo. Una delle eccezioni a questa fase è l’emigrazione stessa che segna un cambio totale della vita. Però, anche l’emigrazione cambia e per questo motivo abbiamo deciso di trattare il tema in due parti per riflettere sui cambiamenti nel metodo dell’emigrazione che ha anche portato alla creazione di una particolare categoria di matrimonio, che dobbiamo includere in qualsiasi raccolta di storie dell’emigrazione italiana.

Chiediamo ai lettori che, mentre leggono questi articoli e le storie che abbiamo cominciato a pubblicare, di scrivere anche loro le proprie storie sui temi che cerchiamo di introdurre, come anche storie di temi che non abbiamo ancora introdotto. Come sappiamo, i temi sono gli stessi, ma i dettagli delle storie, come e dove sono ambientate e le circostanze particolari rendono ciascuna unica e quindi degna d’essere pubblicata.

Inviate le vostre storie a: gianni.pezzano@thedailycases.com

 

Nelle prime ondate di emigrazione italiana e in modo particolare quelle ondate intercontinentali prima alle Americhe e poi anche in Australia e altri luoghi, i viaggi erano su bastimenti e altre navi. Questi viaggi erano soggetti alle condizioni metereologiche che spesso hanno causato morti tra gli emigrati, tragicamente anche i più piccoli. Ma tutti i viaggi avevano un punto in comune, erano tutti lunghissimi e duravano poche settimane al meglio e mesi al peggio. Questo viaggi lunghi erano la norma fino alla fine degli anni 60.

Tutto è cambiato con l’arrivo degli aerei intercontinentali che hanno ridotto i viaggi a un giorno e due nel caso della terra australis. I primi voli erano costosissimi e pochi se li potevano permettere per emigrare. Naturalmente in entrambi i periodi, l’idea di vacanze brevi ed economiche in Italia era semplicemente impossibile.

Però, con l’arrivo degli aerei come il Boeing 747, il celebre Jumbo, il prezzo dei biglietti si è ridotto fino al punto che era possibile per famiglie di emigrati viaggiare comodamente in Italia, come anche per i parenti rimasti in casa poter visitare i parenti che non vedevano da decenni.

 

Famiglia in Patria

Nell maggioranza dei casi, i viaggiatori erano le famiglie all’estero per trovare i parenti a casa. Specialmente nel caso di chi era partito decenni prima, l’età dei genitori era tale che non potevano viaggiare. Questo ha portato a riunioni emotive e indimenticabili per tutti. Gli emigrati potevano vedere a occhio nudo gli effetti del tempo sui loro genitori, fratelli e sorelle. In molti casi gli emigrati potevano finalmente mettere fiori sulle tombe di chi se n’era andato a vita migliore nel frattempo. Per i nonni e i nipotini era finalmente l’opportunità di conoscere di persona le voci con gli accenti strani dall’altra parte della linea telefonica che molto spesso avevano anche inviato pacchi regolari pieni di regali per natale e altre occasioni.

Tra i viaggiatori c’erano, e ci sono tutt’ora, giovani uomini e donne che, nel corso delle visite ai parenti in Italia o all’estero e alle altre visite di piacere hanno trovato quel che non c’era nel paese di residenza, la propria anima gemella.

Questo sono i casi che trattiamo in questa seconda parte dell’articolo.

 

Vacanza e vita quotidiana

In ogni storia d’amore le emozioni travolgono le coppie e le realtà diverse dei due non si fanno sentire oltre il fatto che per un periodo vivono in paesi diversi. Poi, con il tempo e la decisione di prendere il passo importante di sposarsi, devono affrontare realtà che i genitori dell’oriundo/oriunda non potevano mai immaginare, tanto meno i loro figli.

Ovviamente le prime difficoltà erano le comunicazioni a lunghe distanze. Nei primi anni queste erano difficili e costose, oggigiorno sono particolarmente facili tra smartphone chiamate via computer ecc., ma fino a non tanti anni fa tutto questo era fantascienza piuttosto che una realtà solida.

Con la decisione di sposarsi o di convivere arrivano le prossime difficoltà, molto spesso con i genitori degli oriundi. Vedere i figli effettivamente smentire la propria decisione di emigrare, spesso proprio per dare una vita nuova ai figli in un altro paese, non è affatto facile e questo è stata la causa di litigi enormi tra genitori e figli.

Il secondo passo, e spesso il passo che determina il successo di queste relazioni, è di superare l’euforia e di affrontare le grandi differenze di vita tra paesi e, infine la decisione di dove vivrà la coppia.

Per qualcuno nato all’estero, particolarmente in altri continenti, il viaggio in Italia è una grande avventura dove trovare luoghi famosi e anche le proprie radici. Tutto è bello, sei festeggiato dai parenti e hai la possibilità di fare cose nuove. Però, la decisione di vivere in Italia, oppure di dover andare all’estero per stare con l’anima gemella, vuol dire affrontare la burocrazia, modi diversi di vivere, usanze nuove e di dover cambiare mentalità e modo di vivere quotidianamente.

 

Compromessi impossibili

Queste realtà nuove mettono alla prova le coppie composte da gente di paesi diversi. Nel migliore dei casi i matrimoni sono tutti un compromessi da caso a caso, ma le coppie che trattiamo in questo articolo capiscono presto che è impossibile arrivare a un compromesso per la decisione di dove vivere.

A qualche punto uno dei due deve rinunciare alla propria scelta personale per vivere nel paese della persona amata. Alcune coppie hanno fatto il trasloco internazionale più di una volta, una scelta costosa e stressante ma, alla fine, l’arrivo dei figli costringe la coppia a fare la decisione definitiva.

La vita quotidiana di queste coppie è anche diversa da quella delle famiglie emigrate tradizionali perché la presenza di genitori da paesi diversi spesso vuol dire che i figli diventano bilingue e sono ancora più figli di due mondi di quelli precedenti.

Infatti, sappiamo di casi dove figli di queste coppie a loro turno hanno deciso di vivere nell’altro paese, quindi continuare le lotte tra generazione per almeno un’altra generazione.

Sono proprie queste circostanze che rendono questo tema così importante e degno di attenzione, soprattutto perché il numero di persone coinvolte in queste circostanze è destinato ad aumentare nel corso del tempo.

 

Una prova dura

Nessuna avrebbe mai pensato che l’arrivo dei viaggi intercontinentali facili avrebbe portato alla creazione di una nuova categoria di famiglia di emigrati, ma proprio questo è successo con queste famiglie.

Il matrimonio mette a dura prova ogni coppia ma queste coppie si trovano a dover superare prove davvero dure che spesso iniziano con   litigi, non con l’anima gemella, ma con i genitori.

Queste coppie meritano un capitolo a parte e incoraggiamo chi si trova in queste circostanze a raccontare le loro storie non solo per completare la nostra raccolta, ma soprattutto per aiutare chi sta per trovarsi nella stessa situazione. E, come per i genitori, incoraggiamo anche i loro figli a scriverle perché le loro storie sono altrettanto importanti.

 

of migration and marriage

di emigrazione e di matrimoni

Of migration and of marriages (part two)

As we saw in the first part of this article,  on the marriages of Italian migrants the theme in not only delicate but also complicated.

By Gianni Pezzano

With few exceptions marriage is often the most important and demanding phase in the lives of individuals. One of the exceptions to this phase is migration itself which marks a complete change of life. However, migration changes as well and for this reason we decided to deal with this theme in two parts in order to reflect the changes in the manner of migration which created a specific category of marriage that we must included in any collection of stories of Italian migration.

We ask readers that, as they read these articles and the stories we have begun to publish, they too write their own stories on the themes that we are trying to introduce, as well as stories on themes that we have not yet introduced. As we know, the themes are the same but the details of the stories, where they are set and the specific circumstances make each story unique and therefore worthy of being published.

Send your stories to: gianni.pezzano@thedailycases.com

In the first waves of Italian migration and especially the waves that travelled to other continents, first to the Americas and then to Australia and other places, the voyages were on various types of ships. These trips were subject to weather conditions that often caused deaths amongst the migrants, tragically also the youngest. But the voyages had one point in common, they were very long and last weeks at least and months at worst. These long voyages were the norm until the end of the 1960s.

This all changed with the coming of the intercontinental airplanes which reduced trips to a day or two in the case of Australia. The first flights were very expensive and few could afford them for migrating. Naturally, in both the periods, the thought of brief and cheap holidays in Italy were simply impossible.

However, with the arrival of airplanes such as the Boeing 747, the famous Jumbo jet, the price of tickets became more affordable to the point that it was possible for migrant families to travel comfortably to Italy, as well as for relatives left at home to be able to visit relatives they had not seen for decades.

 

Families going home

In the majority of cases the travellers were families overseas that went to visit relatives at home. Particularly in the case of those who had left decades before, the age of the parents was such they could not travel. This led to emotional and unforgettable reunions for everybody. The emigrants could see for themselves the effects of time on their parents, brothers and sisters. In many cases the migrants could finally place flowers on the graves of those who had gone on to a better life in the meantime. For the grandparents and grandchildren the chance finally came to meet the voices with strange accents on the telephone line that often also sent packages regularly full of gifts for Christmas and other occasions.

Amongst the travellers there were, and still are, young men and women who, in the course of their visits to relatives in Italy or overseas and in the course of other visits for pleasure, found what that was not in their countries of residence; their soul mate.

These are the subject of this second part of the article.

 

Holidays and daily life

In each love story emotions overwhelm the couples and the different realities of the two are not felt beyond the fact that for a period they live in different countries. Then, over time and the decision to take the important step of marrying they must deal with realities that the parents of the overseas born could imagine, let alone their children.

Obviously the fist problems usually involve long distance communication. In the early years they were difficult and expensive, today they are especially easy with smart phones, computer calls, etc., but up to only a few years ago there were only in science fiction rather than a solid reality.

With the decision to marry or to live together come the next problems, very often with the parents of those born overseas. Seeing their children effectively negate their own decision to migrate, often for the very reason of finding a new life for their children in another country, is not at all easy and this was the cause of enormous arguments between parents and children.

The second step, and often the step that determines the success or failure of these relationships, is to overcome the euphoria and the deal with the great differences in lifestyle between countries and, finally, the decision of where the couple will live. For those born abroad, especially in other continents, a trip to Italy is a great adventure where you find famous places and also your roots. Everything is beautiful; you are feted by relatives and have the chance to do new things. But the decision to live in Italy, or to have to go overseas to be with your soul mate, means dealing with the bureaucracy, a different way of living, new habits and having to change mentality and way of living.

 

Impossible compromises

These new realities put couples composed of people from different countries to the test. In the best of cases marriages are all made up of compromises from case to case but the couples of this article learn quickly that it is impossible to reach a compromise for deciding where to live.

At some point one of the two must give up their personal choice in order to live in the country of their soul mate. Some couples have moved between continents more than once, a very expensive and stressful choice but, in the end, the arrival of children forces the couple to make a definitive decision.

The day to day lives of these couples is also different from that of traditional migrant families because the presence of parents from different countries often means the children become bilingual and are even more children of two worlds that those that came before.

In fact, we know of cases where children of these couples, in their own turn, decide to live in the other country and therefore the battle between generations continues for at least another generation.

These are the very circumstances that make this theme so important and worthy of attention, above all because the number of people involved in these circumstances is destined to grow over time.

 

A hard test

Nobody ever thought that the arrival of easy intercontinental flights would have brought about the creation of a new category of migrant family but this is just what happened with these families.

Marriage is a hard test for any couple but these couples found themselves having to overcome truly hard tests that often begin with arguments, not with their soul mates, but with their parents.

These couples deserve a chapter of their own and we encourage those who are in these circumstances do tell their stories, not only to complete our collection but above all to help those who are about to find themselves in the same situation. And, as we do the parents, we also encourage their children to write because their stories are just as important.

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