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Cosa c’è da fare e vedere in Italia? — What is there to do and see in Italy?

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Tempo di lettura: 11 minuti
di emigrazione e di matrimoni

Cosa c’è da fare e vedere in Italia?

A molti in Italia il titolo di questo articolo potrebbe sembrare uno scherzo, però, è una domanda che vediamo spesso sui social da gente che sta per fare il primo viaggio nel Bel Paese, e conosce poco o niente di quel che si trova nella nostra penisola, e la cosa più triste di questa domanda è che quasi sempre è postata da discendenti di emigrati italiani che stanno per cercare le zone dei loro avi per la prima volta.

A rendere questa domanda importante, e anche indicativo dei limiti dell’immagine del nostro paese all’estero, è che, nel leggere le risposte, vediamo quasi sempre gli stessi luoghi nominati come risposte.

Ovviamente, per i discendenti di nostri emigrati una parte della risposta sarebbe cercare le propri radici come abbiamo descritto nell’ultimo articolo “Il turismo delle radici ed il riconoscimento delle qualifiche — Tourism of the origins and recognition of qualifications“, per poi utilizzare questi luoghi come punti di partenza per il resto del viaggio in Italia, allora cosa fare dopo i paesi d’origine?

Certo come risposte alla domanda online vediamo, Roma, Firenze e Venezia, poi qualcuno nomina il Vaticano, gli Uffizi a Firenze specificamente, magari Pompei, Capri, la Costa Amalfitana, ma poi i suggerimenti danno poca indicazione di quel che è il vero problema del nostro turismo.

Scriviamo questo articolo non solo rispondere alla domanda, ma anche per fare capire alle autorità competenti nazionali, regionali e provinciali che “promuovere” il turismo nel nostro paese non può trattare sempre gli stessi luoghi e manifestazioni, ma bisogna fare sapere al mondo che il nostro paese ha una varietà enorme di attrazioni, da offrire a ogni turista che decide di visitarci e un esempio arriva proprio in questi giorni di Carnevale.

Le immagini di Venezia con le maschere e i costumi che girano per il mondo sono stupende, ma quanti turisti veramente sanno delle sfilate carnevalesche di Viareggio con i suoi carri altrettanto fantasiosi di quelli veneti?  Senza dimenticare che Venezia ha limiti di capienza ed è certamente più cara per il turista meno ricco e per le famiglie.

Gli Uffizi ed i Musei Vaticani sono così celebri che per entrarci spesso il turista impiega ore in fila, ma quanti sanno che le città d’Arte in Italia non sono solo quelle tre città, ma possiamo aggiungere molte altre città come Mantova, Ferrara, Ravenna per i suoi mosaici, Caltagirone e Faenza per le ceramiche, Arezzo per la casa di Petrarca e Vasari e persino Rimini che in generale è nominata solo per sue spiagge e non per i luoghi di grande importanza culturale?

Poi, diciamo la verità, quanti vogliono vedere solo Arte nei loro viaggi, particolarmente per coloro che portano i loro bambini, oppure hanno altri interessi?

Partiamo dalle spiagge, non solo di Rimini. Quasi ogni regione ha importanti centri turistici balneari perfetti per turisti e famiglie in cerca di relax lontani dai luoghi di lavoro.

Ma anche in questi luoghi abbiamo la tendenza di cadere nel tranello dei luoghi comuni che spesso persino il cinema utilizza, perché il nostro paese ha attrazioni per ogni tipo di turista e partiamo da quel che è indubbiamente l’aspetto più conosciuto all’estero, la nostra Cucina.

Abbiamo agriturismi che potrebbero mostrare tutti gli aspetti della produzione dei nostri prodotti culinari, ma questo sarebbe solo un inizio di un percorso del genere perché pochi all’estero sanno che nelle stagioni di primavera, estate e autunno ci sono innumerevoli sagre e feste locali dedicate a prodotti individuali di queste zone, dal cinghiale a vari tipi di frutta, dalle castagne agli agnolotti, tortelli o altri piatti tipici.

Ed insieme a queste offerte culinarie il turista avrebbe l’opportunità di esplorare zone sconosciute ciascuna della quali ha sorprese inattese di ogni genere per ogni tipo di gusto.

E poi, per gli sportivi ci sono gare podistiche da seguire o partecipare, come il 100km del Passatore da Firenze a Faenza alla fine di maggio che mette in risalto il paesaggio tra la Toscana e la Romagna  e come questa gara, maratone e mezze maratone in tutto il paese nel corso della stagione.

Dobbiamo anche ricordarci che l’Italia è famosa per le sue auto, sportive e di lusso, quindi ci sono manifestazioni importanti come il Historic Minardi Day a Imola alla fine di agosto, la Targa Floria in Sicilia agli inizi di maggio e la Mille Miglia da Brescia a Roma e ritorno  in giugno, dove gli appassionati delle auto avrebbero l’opportunità di vedere auto sportive e d’epoca importanti e spesso modelli rari e di grande interesse.

Poi, molti sanno del Palio di Siena, e benché sia indubbiamo il più importante e combattuto, di pali ce ne sono moltissimi altri come Faenza, Arezzo, Ascoli Piceno, Sulmona e Foligno con vari tipi di gare cavalleresche, e c’è persino il Palio della Repubbliche Marinare tra le classiche città di Genova, Amalfi, Pisa e Venezia nel mese di settembre.

Inoltre, negli ultimi decenni il Camino de Santiago ha attirato un folla impressionante di pellegrini al suo percorso, però, mettendo in risalto la Via Francigena, che ha come meta finale il Vaticano a Roma e che attraversa lungo la via molte regioni italiane, offriremmo al pellegrino opportunità fantastiche di scoprire volti del nostro paese sconosciuti persino a molti italiani e sarebbe fondamentale che il nostro Governo nazionale, insieme alle regioni lungo il percorso della via, cominciassero a valorizzare di più questo aspetto importante della nostra Storia per renderla più attraente ai pellegrini internazionali.

Oltre questi pochi esempi l’Italia ha cose da offrire ad ogni tipo di turista, quindi come rispondiamo agli utenti che chiedono “Cosa c’è da fare e vedere in Italia?

La risposta è quasi banale e facile da risolvere con i mezzi disponibili online a chiunque.

Il turista che intende venire in Italia in vacanza deve semplicemente elencare i propri interessi e poi fare una ricerca online secondo gli interessi e preferenze ed in base al punto di partenza, perciò, come paese, abbiamo l’obbligo di rendere queste ricerche più facili perché attirare sempre di più turisti internazionali è importante e trovare la soluzione è responsabilità degli organizzatori dei luoghi e  manifestazioni partendo da un aspetto essenziale considerando la natura del turismo internazionale.

Il turista internazionale non decide di partire da un giorno all’altro. Deve decidere almeno mesi in anticipo quando partire, deve organizzare il passaporto, il visto dove necessario e anche prenotare il volo.

Quindi, per attirare questi turisti dobbiamo non solo avere informazioni in tutte le lingue, dobbiamo capire che per promuovere qualsiasi manifestazione bisogna fornire le informazioni non settimane prima, come consuetudine in Italia, ma persino mesi prima, se non addirittura l’anno prima per le manifestazioni più grandi ed importanti, per assicurare di attirare il più grande numero di turisti possibile.

E mentre scriviamo queste parole sentiamo già le proteste di chi dice “ma abbiamo sempre fatto in un certo modo” ed è vero, ma la chiave per il nostro futuro si trova precisamente con i turisti internazionali ed è ora che cominciamo a pensare in modi nuovi ed innovativi se vogliamo che questi turisti vengano da noi invece che in paesi che già pensano in questo modo, e di conseguenza attraggono numeri che per ora possiamo solo sognare, e un esempio di questo è già stato nominato in questo articolo, il Camino de Santiago che prima del Covid attirava quasi un milione di pellegrini ogni anno…

Ora, la sfida è nella mani dei nostri politici e autorità responsabili, sono capaci di reagire alla concorrenza internazionale per trovare i modi giusti e moderni per attirare questi turisti internazionali al Bel Paese?

Ed il primo passo deve essere per forza informare il mondo di quel che la nostra penisola contiene e non concentrarsi solo su un numero ristretto di luoghi come abbiamo sempre fatto…

What is there to do and see in Italy?

To many people in Italy the title of this article might seem like a joke but it is a question that we often see on the social media from people who are about to take their first trip to Italy and who know little or nothing of what our peninsula could offer them and the saddest thing is that this question is almost always posted by descendants of Italian migrants who are about to visit the areas of their forefathers for the first time.

And what makes this question important, and also indicative of the limits of our country’s image overseas, is that, on reading the replies we almost always see the same places named as replies.

Obviously, for the descendants of our migrants a part of the reply would be to look for their origins as we described in our last article “Il turismo delle radici ed il riconoscimento delle qualifiche — Tourism of the origins and recognition of qualifications“, to then use these places as starting points for the rest of the trip in Italy, but what is there to do after the places of origin?

Of course, as replies to the question online we see Rome, Florence, and Venice then someone specifically names the Uffizi Gallery in Florence, maybe Pompeii, Capri and the Amalfi Coast but then the indications give little indication of what is the real problem of our tourism.

We are writing this article not only to answer that question but also to let the competent national, regional and provincial authorities understand that “to promote” our tourism we cannot always deal with the same places and events but also let the world know that our country has a huge variety of attractions to offer every tourist who decides to visit us and one example comes during this period of Carnevale.

The images of Venice with the masks and costumes going around the world are stupendous but how many tourists really know about the Carnevale parades of Viareggio with its floats that are as imaginative as the Venetians? Without forgetting that Venice has limits on how many can go there and it is certainly more expensive for the less well off tourist and those with a family.

The Uffizi Gallery in Florence and the Vatican Museums are so famous that to enter them the tourists often waits hours in a queue but how many know that Italy’s Cities of Art are not just those three cities but we can add many other cities such as Mantua, Ferrara, Ravenna with its mosaics, Caltagirone and Faenza with their ceramics, Arezzo for the Houses of Petrarch and Vasari and even Rimini that is generally mentioned only for its beaches and not for its places of great cultural importance.

Then, let’s face it, how many people only want to see Art during their trips, especially those who bring their children or have other interests?

Let us start with the beaches, not only Rimini, but almost every region has major seaside resorts that are perfect for tourists and families looking to relax far away from their places of work.

And even in these places we tend to fall into the trap of the stereotypes that often even the movies use because our country has attractions for every type of tourist and let us start from what is undoubtedly the aspect of our country best known overseas, our cuisine.

We have places of agritourism that could show every aspect of the production of our culinary products but this would be only the start of such a path because few people overseas know that in Spring, Summer and Autumn there are countless local sagre and fairs dedicated to individual products of these areas, from wild boars to various types of fruits, from chestnuts to agnolotti, tortelli and other typical dishes.

And together with these culinary offers the tourist would have the chance to explore unknown areas with unexpected surprises for every taste.

And then for sportsmen and women there are foot races to follow or participate in, such as the 100km Del Passatore from Florence to Faenza at the end of May that highlights the countryside between Tuscany and the Romagna and like this event, marathons and half-marathons all around the country during the season.

We must also remember that Italy is famous for its sporting and luxury cars, so there are major events such as the Historic Minardi Day in Imola at the end of August, the Targa Florio in Sicily at the start of May and the Mille Miglia (thousand miles) from Brescia to Rome and back in June where the car enthusiasts would have the opportunity to see important sporting and vintage cars and often rare models of great interest.

Many people know about the Palio of Siena, and although it is the most important and hard-fought, there are many others such as Faenza, Arezzo, Ascoli Piceno, Sulmona and Folignoo with various types of knightly competitions and there is even the Palio delle Repubbliche Marinare (Palio of the Maritime Republics) between the classic cities of Genoa, Amalfi, Pisa and Venice in September.

Furthermore, in recent decades the Camino de Santiago has attracted an impressive number of pilgrims to its path, many of them Italians, but we have the Via Francigena that has as its final destination the Vatican in Rome which passes though many Italian regions so we would offer the pilgrim fantastic opportunities to discover faces of our country unknown even to many Italians and it would be essential that our national Government, together with the regions along the path, began to enhance this major aspect of our history to make it more attractive to international pilgrims.

Beyond these examples Italy has something to offer every type of tourist and therefore how do we answer the users who ask “What is there to do and see in Italy?”

The answer is almost trivial but easy to resolve with the means available online to anyone.

Tourists who intend coming to Italy on holiday must simply list their personal interests and then do an online search according to the interests and preferences and based on the point of departure, therefore, as a country, we have a duty to make this research easier because attracting more and more international tourists is important and finding the solution is also the responsibility of the organizers of the places and the events starting from considering an essential aspect of international tourism.

The international tourist does not decide to leave from one day to the next. He or she decides when to leave at least months in advance, then organizes the passport, the visa where necessary and also books the flight.

So, to attract these tourists we must not only provide information in all the languages, we must understand that to promote any event we must provide the information not weeks before, as is customary in Italy, but even months before, if not the year before for the bigger and more important events to ensure they attract as many tourists as possible.

And as we type these words we can already hear the protests of those who say “we have always done things in a certain way” and this is true, but the key for our future lies precisely with international tourists and it is time we began thinking in new and innovative ways if we want these tourists to come to us instead of going to countries that already think in this way and consequently attract numbers that for now we can only dream of and one example has already been mentioned in this article, the Camino de Santiago that before Covid attracted almost a million pilgrims a year…

Now the challenge is in the hands of our politicians and authorities responsible for these matters; are they capable of reacting to the international competition to find the right and modern ways to attract these international tourists to Italy?

And the first step must necessarily be to inform the world of what our peninsula contains and not focus only on a small number of places as we have always done…

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