Arte & Cultura
Bahrein, emanati due decreti che vietano il dissenso
Amnesty: in pericolo la popolazione per il Tamarod del 14 agosto.
Roma, 13 agosto – Il re del Bahrein, lo sceicco Hamad bin ‘Issa al-Khalifa, ha approvato il 7 agosto due decreti di emergenza che minano ogni forma di dissenso e la libertà d’espressione nel paese. Lo rende noto Amnesty International che sostiene che i nuovi decreti sono solo gli ultimi di una serie di leggi messe in campo dalle autorità del Bahrein per stroncare il dissenso in vista del “Tamarod” convocato per il 14 agosto.
Il primo decreto vieta ogni riunione, sit-in, marcia e raduno nella capitale Manama. Il secondo decreto modifica la Legge sui minori del 1976 prevedendo che se un individuo di età inferiore a 16 anni prende parte a una manifestazione, a un raduno pubblico o a un sit-in, i suoi genitori riceveranno un ammonimento scritto. Se dopo sei mesi il minore sarà sorpreso a prendere nuovamente parte a una manifestazione, i genitori potranno essere multati e/o arrestati. Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, in Bahrein sono stati arrestati numerosi blogger, fotografi, cineoperatori e attivisti online. Tra questi, Mohammad Hassan Sayef, un blogger di 23 anni, e Hussain Habib, un cameraman di 23 anni. Arrestati il 31 del mese scorso, erano attivi su Facebook e Twitter. Amnesty International ha lanciato un appello per la loro scarcerazione. Da febbraio 2011, data di inizio del dissenso, decine di persone sono morte a causa della tortura o dell’uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza. In vista di possibili violenze per la manifestazione del 14 agosto, le organizzazioni per i diritti umani hanno lanciato un appello alla comunità internazionale affinchè non dimentichi il Bahrein.