Attualità
Aumentano in Italia le morti per overdose di eroina
Duecentottantadue decessi negli ultimi due anni, 134 nel 2018. Nel 2017 l’Afghanistan ha raggiunto il record storico di 9mila tonnellate di oppio ed ha invaso i mercati europei.
di Vito Nicola Lacerenza
Alcuni giorni fa nei bagni della stazione di Milano, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un 43enne, morto per overdose di eroina. Mentre a febbraio, a Ravenna, la polizia ha colto in flagrante un gruppo di albanesi intenti a tagliare 50 Kg dello stupefacente in un appartamento adibito a laboratorio. Due fatti di cronaca recente divenuti l’emblema di un fenomeno preoccupante che da due anni sta avvenendo in Italia: l’aumento del consumo di eroina che ha raggiunto il 9,7%. La diffusione della sostanza ha distrutto l’esistenza di moltissimi giovani negli anni 80 e 90 ed è tornata nuovamente a mietere vittime. Nel 2017 sono morte di overdose 148 persone mentre dall’inizio del 2018 sono stati registrati 134 decessi. Sebbene le autorità abbiano eseguito importanti operazioni di sequestro, il consumo della droga continua ad aumentare. Il 2017 è stato “l’anno d’oro della produzione di eroina”, droga ricavata dalle piante di oppio, di cui l’Afghanistan è il principale produttore a livello mondiale. L’anno scorso nel Paese orientale i campi di oppio sono aumentati del 63% il che ha comportato un aumento della produzione di eroina dell’87%. Un evento senza precedenti nella storia dell’Afghanistan che ha prodotto una quantità record di oppio pari a 9.000 tonnellate.
Gran parte di questo stupefacente ha invaso il mercato europeo e l’Italia. La droga , per evitare il sequestro, segue un itinerario lungo e complesso, che ne fa lievitare il costo. I talebani, il gruppo fondamentalista islamico afgano che si autofinanzia producendo eroina, fanno trasportare lo stupefacente su gomma fino al confine iraniano, dove altri gruppi terroristici ricevono il carico. Quando avviene questo primo passaggio di consegne, il prezzo di un chilo di eroina è di 1.200 dollari americani. Una volta che la droga raggiunge la Turchia il prezzo sale a 11.000 euro. Sono i trafficanti turchi che provvedono a far arrivare l’eroina ai loro “colleghi” albanesi, i quali la tagliano al 50% con altre droghe sintetiche e la immettono sul mercato illegale italiano al prezzo di 32.000 euro al chilo. Le droghe oppioidi sintetiche potenziano l’effetto dell’eroina di 100 o 200 volte, rendendo ancora più devastanti i danni sull’organismo umano.