Connect with us

Attualità

Arrestata “Lady Huawei”.Figlia del magnate cinese Ren Zhengfei, rischia trent’anni di reclusione

Published

on

Tempo di lettura: 2 minuti

L’arresto ordinato dagli Stati Uniti che da tempo hanno intrapreso una guerra commerciale con la Cina sui dazi da applicare ai prodotti esportati.

di Vito Nicola Lacerenza

Sabato scorso nella città canadese di Vancouver, è stata arrestata la cinese Meng Wanzhou, figlia di Ren Zhengfei fondatore e proprietario del colosso delle telecomunicazioni Huawei. La donna, che occupa il ruolo di direttrice economica nell’azienda cinese Huawei nota in tutto il mondo per la produzione di telefoni e smartphone,ora rischia 30 anni di carcere. La donna è accusata di aver mantenuto, tramite una società fittizia, relazioni economiche con l’Iran, lo Stato al quale l’America ha imposto l’isolamento commerciale, ordinando a tutte le multinazionali di troncare ogni rapporto economico con le aziende e il Governo iraniano, pena l’estromissione dal mercato americano. Secondo la Corte canadese, la figlia del fondatore di Huawei, avrebbe continuato ad operare nel mercato americano vendendo, contemporaneamente, tecnologie all’Iran. Tale atto, se confermato, rappresenterebbe una violazione della legge degli Stati Uniti, che hanno emanato il mandato di cattura nei confronti di Meng Wanzhou e chiesto la sua estradizione. L’arresto della direttrice economica di Huawei è avvenuto lo stesso giorno dell’incontro al G20 di Buenos Aires tra Trump e Xi Jinping,cosa che ha indotto alcuni osservatori a pensare che il governo americano abbia voluto usare  Meng Wanzhou come ostaggio politico per estorcere alla Cina  accordi commerciali più vantaggiosi. Per il momento, la notizia dell’arresto ha scosso i mercati finanziari che temono l’inasprirsi della guerra commerciale tra  USA e Cina, tuttora in corso. Per tranquillizzare i mercati, sia la presidenza americana che il governo cinese hanno reso noto di essere intenzionati a ristabilire relazioni economiche positive. Ma, nello stesso tempo, l’ambasciata cinese a Ottawa, la capitale canadese, ha chiesto l’immediata liberazione di Meng Wanzhou.

Print Friendly, PDF & Email