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Attualità

Anche la Sicilia fa sentire la sua voce per il Friday for Future

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La protesta del Friday for Future, lo sciopero globale per il clima non lascia indifferente l’Isola che, con iniziative, cortei, flash mob è riuscita a far sentire la sua voce con studenti ed associazioni. Portato avanti da sette mesi dall’attivista di 16 anni Greta Thunberg, lo sciopero ha chiamato a raccolta gli studenti di tutti i continenti, ma anche adulti fra cui migliaia di scienziati con la stesura di un manifesto con le regole per manifestare senza violenza, incidenti, rifiuti, profitti, odi.

Uniti per il clima, per lottare contro il riscaldamento globale che rischia di provocare una catastrofe inimmaginabile, a causa della negligenza dell’uomo. Il movimento Friday for Future, cominciato ad agosto dall’attivista svedese Greta Thunberg, che si è tenuto ieri in ben 98 paesi ed oltre 1600 città in tutto il mondo di cui 182 italiane, ha veicolato un messaggio importante ai potenti che hanno in mano il futuro delle giovani generazioni, quello di agire al più presto e garantire gli impegni presi con gli Accordi di Parigi sul clima. Così armati di cartelli con scritto, “Ci avete rotto i polmoni”, “Più eco meno ego”, “Non c’è più tempo” anche studenti ed associazioni in Sicilia hanno sfilato in corteo per quella che è stata definita “una giornata storica, un nuovo ‘68”.

Ad aderire: Enna, dove oltre al corteo ecologico sono stati raccolti i rifiuti attorno alla riserva naturale; Siracusa, con interventi degli studenti e flash mob; Catania, con il gruppo cittadino “Io sto con Greta, cambiare si può”, al quale hanno aderito tante associazioni. Ed ancora: Palermo; Agrigento; Messina; Ragusa; Caltanissetta; Capo d’Orlando; Scicli; Corleone; Alcamo e Sciacca. Ogni venerdì una protesta, con a capo la paladina Greta, ispirata dallo sciopero contro le armi dei ragazzi di Parkland, dopo la strage in una scuola in Florida nel febbraio 2018 e dalle potenti ondate di calore e dagli incendi che hanno distrutto i boschi del suo paese l’estate scorsa. Dopo aver partecipato a summit mondiali, l’impegno di Greta per la causa ha portato lo scorso 8 marzo alla sua nomina di donna dell’anno in Svezia ed è stata proposta per il premio Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi.

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