Salute
Allarme Legionella in aziende della Lombardia.Si trasmette per via aerea.
Trentuno persone sono risultate positive al batterio. Deceduti tre pazienti.
di Vito Nicola Lacerenza
L’Agenzia per la tutela della Salute di Brescia (Ats) ha recentemente individuato i focolai infettivi da cui si è propagata l’epidemia della legionella che ha infettato 405 persone nel bresciano. Secondo l’Ats il batterio si è annidato negli impianti di raffreddamento di un’acciaieria a Calvisano, una cartiera a Montichiari e un’azienda meccanica di Carpenedolo. All’inizio si riteneva che la legionella si fosse diffusa attraverso le acque del fiume Chiese. Ma poi è stato rilevato che il batterio non si trasmette attraverso l’ingestione di acqua né da un essere umano all’altro, bensì attraverso l’inalazione di particelle d’acqua in cui la legionella si annida.
È tramite le vie aeree che il batterio attacca l’essere umano causando complicazioni all’apparato respiratorio. Nel bresciano 42 persone sono risultate positive alla legionella e 405 sono affette da polmonite. Si ritiene che la stagione estiva abbia agevolato la proliferazione del batterio, che per sopravvivere ha bisogno di una temperatura inclusa tra i 25 e i 55°C. A favorire invece la sua propagazione sono stati, secondo l’Ats, i temporali accompagnati da forti venti. La legionella è curabile e finora si è rivelata mortale solo in tre casi, in cui i pazienti erano persone anziane con una situazione clinica già di per sé delicata.