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Arte & Cultura

Vincono il Premio Letterario Merck Alberto Mantovani e Helen Macdonald

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Menzione speciale della giuria ad Andrea Moro

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Sono Alberto Mantovani con il saggio Immunità e Vaccini (Mondadori 2016) e Helen Macdonald con il romanzo Io e Mabel ovvero l’Arte della Falconeria (Einaudi 2016) i vincitori della quattordicesima edizione del Premio Letterario Merck. Menzione speciale della Giuria ad Andrea Moro per il saggio I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue impossibili (Il Mulino 2015). Da 14 anni, Il Premio Letterario Merck vede la partecipazione e il contributo dei più alti rappresentanti del mondo della scienza e della cultura a livello nazionale ed internazionale e viene assegnato a quegli autori che riescono a creare nelle loro opere una sinergia tra scienza e letteratura. “Il Premio Letterario Merck intende favorire una fruttuosa contaminazione tra cultura scientifica e cultura umanistica – spiega Antonio Messina, Presidente ed Amministratore Delegato di Merck Serono S.p.A. – Sebbene siamo quotidianamente a contatto con i risultati concreti della ricerca scientifica, la scienza è spesso vissuta come qualcosa di lontano, materia per pochi eletti. Emerge quindi la necessità di rendere la conoscenza scientifica accessibile a tutti e di stimolare nel pubblico l’interesse ad interrogarsi su temi complessi che sono alla base dello sviluppo, della crescita e del cambiamento nella nostra società. La sfida consiste nel rendere semplici temi e linguaggi troppo spesso incompresi o vissuti come distanti, reintegrando quindi la scienza e la percezione che di essa si ha nel quotidiano, come parte naturale della vita dell’uomo”. La cerimonia di premiazione si terrà martedì 12 luglio alle ore 19 a Roma, a Villa Miani. Nel corso della cerimonia, si celebreranno i 10 anni del concorso di scrittura creativa “La scienza narrata”, un progetto dedicato a tutti gli studenti delle scuole superiori. Verranno premiati gli elaborati migliori, scelti tra i 320 racconti partecipanti e provenienti da più di 30 scuole italiane.

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CHI SONO I VINCITORI DEL 14° PREMIO LETTERARIO MERCK   ALBERTO MANTOVANI. Uno dei più autorevoli immunologi al mondo, è Professore Ordinario di Patologia Generale presso Humanitas University e Direttore Scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas. È lo scienziato italiano più citato al mondo e uno degli immunologi più citati a livello internazionale.  Il suo libro Immunità e vaccini è un libro importante, di forte impatto sociale e educativo. Cinque vite salvate nel mondo ogni minuto, 7.200 ogni giorno. 25 milioni di morti evitati entro il 2020. I vaccini sono l’intervento medico a basso costo che più di tutti ha cambiato la nostra salute. Mantovani con grande equilibrio, chiarezza e rigore scientifico ci spiega il funzionamento dei vaccini e la loro importanza, e guida il lettore alla scoperta dei progressi della ricerca. Spiega che proprio grazie a questa ricerca, oggi i vaccini promettono applicazioni terapeutiche importanti, come nel caso di alcuni tumori; se non ci fossero, tornerebbero a colpirci virus e batteri da tempo debellati (come poliomielite e difterite) e non avremmo uno scudo contro quelli che potrebbero colpirci in futuro. HELEN MACDONALD. Nel 2007 la ricercatrice, naturalista e scrittrice inglese Helen Macdonald perde il padre, il fotografo londinese Alisdair Macdonald. La reazione nel breve periodo è vivere il lutto in solitudine. Appassionata di uccelli rapaci fin da bambina e con una lunga esperienza da falconiera alle spalle, dopo qualche mese Macdonald decide di comprare un astore (della stessa famiglia dei falchi, l’astore è un po’ più grande e soprattutto più feroce e imprevedibile) e di allevarlo, è Mabel. Nasce così questa storia, una storia per imparare a vivere. Io  Mabel è un best seller pluripremiato dalla critica e dai lettori, ma soprattutto è un romanzo avvolgente. Da Mabel Helen impara la capacità di prendere distanza da se stessi per guardare il mondo e raccontarlo. Forse è una cosa che aveva già imparato da suo padre, dal suo stare in silenzio e fotografare il mondo, ma solo con l’aiuto e l’amore per Mabel ne ha la consapevolezza. Una specie di dono, guardare il mondo e fare in modo che la propria arte sia canto e non lamento. ANDREA MORO. Linguista e neuroscienziato, Professore Ordinario di Linguistica Generale presso la Scuola Superiore Universitaria ad Ordinamento Speciale IUSS di Pavia è stato responsabile della classe di scienze umane per un quinquennio, direttore del centro di ricerca in Neurolinguistica e Sintassi teorica (NeTS).  Tutti parliamo, comunichiamo e poi ci ritroviamo qui a scrivere. Molti studi, soprattutto a partire dal 1900, si sono concentrati su quel meraviglioso mistero che è il linguaggio. Come fanno i bambini ad apprenderlo tanto rapidamente quando molti adulti fanno fatica ad imparare una lingua straniera, magari anche una molto vicina alla propria lingua madre? C’è dentro di noi qualcosa che determina biologicamente la capacità del linguaggio? Esistono lingue impossibili? E ancora: cosa sappiamo realmente del cervello umano e del suo funzionamento? Queste sono solo alcune delle domande che Andrea Moro affronta in questo saggio. L’incontro tra linguistica e neuroscienze apre uno scenario fondamentale da esplorare. Ricco di esempi, di esperimenti e di risultati, I confini di Babele non è soltanto un testo didattico per gli studenti delle facoltà di lingue o di linguistica, anzi, concede davvero di gettare un primo sguardo su un argomento che affascina e, allo stesso tempo, sfugge.   Ulteriori informazioni sul Premio Letterario Merck e sul concorso di scrittura creativa “La scienza narrata” sono disponibili sui siti Internet www.premioletterariomerck.it e www.scienzanarrata.it.

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