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UNICEF/Yemen: superati i 200mila casi sospetti di colera nel paese

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L’UNICEF distribuisce 36 tonnellate di aiuti salvavita.

Tre cargo aerei dell’UNICEF hanno consegnato 36 tonnellate di aiuti medici salva vita e kit per purificare l’acqua in Yemen per ampliare la risposta alla peggior epidemia di colera al mondo, con oltre 200mila casi sospetti.

Gli aiuti comprendono: 750.000 bustine di sali per la reidratazione orale utili per curare 10.000 persone, 10,5 milioni di pastiglie per purificare l’acqua e altre forniture sanitarie.

“È una corsa contro il tempo. I nostri team stanno lavorando con i partner non solo per garantire cure alle persone malate e per sensibilizzare le comunità, ma anche per rifornirle e distribuire rapidamente aiuti e medicine,” ha dichiarato Sherin Varkey, Vice Rappresentante dell’UNICEF in Yemen. “Nei prossimi giorni altri cargo aerei continueranno a trasportare aiuti di base.”

In soli due mesi, il colera si è diffuso in quasi tutti i governatorati dello Yemen. Già più di 1.300 persone sono morte – un quarto di queste erano bambini. Personale civile, compresi dottori, infermieri, ingegneri idrici e spazzini non ricevono retribuzione da circa 10 mesi.

Dall’inizio dell’epidemia il 27 aprile, l’UNICEF ha distribuito oltre 600.000 bustine di sali per la reidratazione Orale e 20.000 fluidi per terapie endovenose presso i centri per la reidratazione orale e le case. Insieme con i suoi partner, l’UNICEF ha supportato l’apertura di 488 punti per terapie per la reidratazione orale e oltre 20 centri per il trattamento della diarrea nel paese.

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