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Diritti umani

UNICEF: azioni congiunte immediatamente necessarie per i bambini rifugiati

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Quest’anno circa un quarto delle persone che cercano asilo in Europa sono bambini

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5 settembre 2015 – L’Europa ha una piccola finestra di opportunità, prima dell’avvento dell’inverno, per proteggere e prendersi cura delle decine di migliaia di bambini che cercano rifugio, ha affermato l’UNICEF oggi. Quest’anno circa un quarto delle persone che cercano asilo in Europa sono bambini. Oltre 106.000 bambini hanno richiesto asilo nella prima metà del 2015, il 75% in più rispetto all’anno passato. Molti dei bambini migranti e rifugiati in Europa stanno vivendo in condizioni inadeguate e di sovraffollamento, dove sono a rischio di violenza, sfruttamento e abuso. Molti sono costretti a dormire all’aperto; con l’arrivo dell’inverno, la salute dei bambini più piccoli è particolarmente a rischio, anche a causa della minaccia di malattie come la polmonite. Attualmente solo azioni congiunte per accogliere e proteggere questi bambini preverranno ulteriori morti e sofferenze nei mesi prossimi. Con l’aumentare del numero dei bambini che affrontano pericolosi viaggi per e attraverso l’Europa, è essenziale un’azione congiunta con una giusta divisione delle responsabilità all’interno dell’Unione Europea. Questa deve prevedere la messa in atto di alcune misure di salvaguardia immediate per i bambini e le loro famiglie:
– strutture di accoglienza sicure e a misura di bambino all’arrivo, con accesso alle cure sanitarie, sostegno psico-sociale, attività ricreative e attività scolastica.
– Maggiori posti di ricollocamento in Europa e visti umanitari per i bambini e le loro famiglie. la valutazione dei casi di asilo deve essere tempestiva e sempre orientata a garantire il superiore interesse dei bambini.
– Un maggiore impegno al ricollocamento dei rifugiati che provengono dai paesi in conflitto per ridurre la probabilità che i rifugiati facciano ricorso a rotte pericolose e finiscano preda di traffico di esseri umani.
– Intensificare le operazioni di salvataggio e ricerca in mare e sulla terraferma.
– Accelerare i programmi di ricongiungimento familiare per i bambini separati dalle famiglie e non accompagnati.
– Garantire un numero adeguato di personale formato sulla protezione dell’infanzia per prendersi cura e fornire consulenza ai bambini e alle famiglie.

Queste misure di protezione discendono dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che prevede la protezione di tutti i bambini, siano essi al di fuori dei loro paesi, in mare, sulla terraferma o sulle coste dei paesi di destinazione. L’UNICEF raccomanda urgentemente alla comunità internazionale di affrontare le cause alla radice di questo enorme movimento di bambini disperati, attraverso un impegno diplomatico più deciso per porre fine ai conflitti e per fornire il necessario sostegno umanitario e allo sviluppo nei paesi di origine.

 

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