Arte & Cultura
““Tomorrow’s Inner Space”, il disco d’esordio degli Asymmetry

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“Tomorrow’s Inner Space” è il visionario disco d’esordio dei milanesi Asymmetry. Un concept che scandisce i diversi momenti di una giornata qualunque del suo “non-protagonista”. Un viaggio nelle contorsioni di una mente paranoica, che diventa il simbolo delle ansie della nostra epoca, tra sogno e psichedelia, alt-rock e frenesia.
“Tomorrow’s Inner Space” è il primo lavoro sulla lunga distanza del quartetto milanese Asymmetry. Registrato e prodotto al Blap Studio, con la produzione artistica di Antonio Polidoro, il disco è un concept album che racconta una giornata del suo “non-protagonista”, un personaggio rinchiuso nella sua casa e in se stesso che percepisce la realtà in maniera distorta, enfatizzando le sue paranoie. Un viaggio interiore che si dipana attraverso nove brani eterogenei, a rispecchiare i vari stati d’animo del “non-protagonista” dal mattino alla sera: momenti di intima riflessione contrapposti a scatti d’ira incontrollati, adagiati su sonorità di matrice anglosassone, con chitarre eteree che si alternano a quelle acide e distorte, disegnando sfumature alt-rock e post-rock senza disdegnare rapide incursioni nel black metal, nella musica elettronica e nella psichedelia. Brani che si srotolano senza mai tornare al punto di partenza, per creare un senso di continuità narrativa, mentre la prima e l’ultima canzone, “Moonset” e “Sunrise”, contengono lo stesso tema per trasmettere l’idea di un continuo passare delle giornate senza che nulla mai cambi. Un viaggio musicale nelle contorsioni di una mente paranoica, che estremizza e rende evidenti le ansie e le distorsioni dell’epoca in cui viviamo. Il tempo passa in un ciclo continuo e senza fine erodendo, istante dopo istante, la speranza che possa sorgere una nuova alba di cambiamento, lasciando presagire un futuro grigio e apatico. L’artwork è a cura di Ahmed Abdel Al.
“Questo disco è stato realizzato in un momento cruciale delle nostre vite, uno di quei momenti densi di paura ed ansia per il futuro, sia a livello personale che come gruppo – raccontano gli Asymmetry -. Avevamo il bisogno fisico di esorcizzare tutte queste sensazioni attraverso la nostra musica, gettando fuori il nostro disagio verso la società in cui viviamo. Una società oppressiva, dalle insopportabili disuguaglianze, impregnata di violenza, sostenuta dal solo scopo del lucro, indifferente nei confronti della gente. Durante la composizione dei brani ci siamo però trovati a cambiare prospettiva: non potevamo dare vita ad un lavoro del genere, non eravamo in grado di criticare nulla, non potevamo confrontarci con tematiche così complesse senza risultare inevitabilmente ipocriti o ridondanti, Abbiamo quindi deciso di utilizzare un espediente: dare vita ad un personaggio, un uomo qualunque, un “non-protagonista”, che ci rappresentasse, o per meglio dire rappresentasse tutte le nostre paure. L’idea che sta alla base di “Tomorrow’s Inner Space” è nata così, volevamo narrare la vita del nostro “non-protagonista” nell’arco di una giornata qualsiasi, e studiare il modo in cui reagiva ai diversi stimoli. Il mondo che gli abbiamo creato è circoscritto nelle mura della sua casa, si espande solo in una concezione diegetica di un esterno che esiste, viene percepito e allontanato. Il “non- protagonista” è agorafobico, ripudia la società e così facendo vive la solitudine più dolorosa, la solitudine umana”.
BIOGRAFIA
Gli Asymmetry nascono nel 2012, con il nome di Statuesque, con Niccolò Baldini al piano e chitarra, Davide Brock alla chitarra solista, Oliviero Riva al basso, Francesca Mercuriali alla voce e Riccardo Marino alla batteria. Con questa line up il quintetto comincia la stesura del proprio materiale inedito, ed inizia a muovere i primi passi nella scena live dei live club di Milano e provincia. L’anno seguente, Francesca e Riccardo lasciano la formazione per dedicarsi ad altri progetti, e la band riprende l’attività live con Simone Moschetta dietro i tamburi e Grazia Politi alla voce. E’ durante questo periodo che il gruppo trova la propria identità come Asymmetry, cambiando completamente lo stile delle proprie composizioni, che trovano una loro identità stilistica prendendo spunto da band come Radiohead, Muse, System of a Down e Pink Floyd. Qualche tempo dopo aver inciso il singolo “You” al T-Rex studio, Grazia lascia la band, ma invece di cercare nuovi membri è Niccolò a farsi carico delle linee vocali, rendendo le atmosfere del gruppo più intime, cupe e riflessive. Durante i primi mesi del 2014 la band entra in studio per registrare l’Ep “Bipolarism”, registrato, mixato e masterizzato al Blap Studio da Antonio Polidoro. Dopo il lavoro in studio, alla batteria ritorna Riccardo Marino, e la band dà il via ad un’intensa attività live che porta il gruppo a calcare i palchi di decine di locali in tutta la Lombardia, affiancandosi alla promozione radiofonica dell’ep. Dall’inizio del 2015, i quattro si dedicano alla stesura del materiale che confluisce nel primo LP della band, “Tomorrow’s Inner Space”, uscito a novembre 2016.