Italia
TERREMOTO: REGIONE MARCHE DESTINA FONDI CONSIGLI REGIONALI A VISSO, USSITA, CASTELSANTANGELO
E’ di oltre un milione di euro la somma raccolta tra tutte le assemblee legislative regionali a favore dei paesi colpiti dal terremoto e alla Regione Marche sono stati assegnati oltre 450 mila Euro, che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche ha deciso di destinare ai Comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita.
di Romolo Martelloni
E’ quanto si legge in un comunicato congiunto dei tre paesi colpiti dal sisma del 26 e 30 ottobre 2016 nel quale “si ringraziano tutti i consigli regionali d’Italia”. “I nostri Comuni – spiega la nota – hanno pertanto deciso di presentare uno specifico progetto che è stato inviato alla Conferenza e al Consiglio Regionale e che sarà illustrato, insieme ai progetti dei Comuni terremotati delle altre tre Regioni, in una conferenza stampa a Roma il prossimo giovedì 5 ottobre”. Lo scopo di tale progetto è quello “di rafforzare l’identità dei tre comuni come comprensorio unendoci fisicamente, di creare un’opportunità per la popolazione rientrata nei tre comuni a seguito della realizzazione delle case provvisorie e di creare un’opportunità economica per gli operatori commerciali dei tre comuni, precisando che il predetto intervento era già stato pianificato e condiviso molto prima degli eventi sismici (Febbraio 2015)”. Entrando un po’ di più nello specifico infatti bisogna evidenziare che il “ritorno a casa” per molti sarà traumatico “visto che quasi nulla di quanto presente prima del terremoto (piazza, parchi, percorsi ecc…) sarà disponibile quindi creare un luogo dove socializzare passeggiando in compagnia, dove correre in sicurezza e dove pedalare in mezzo allo stupendo paesaggio naturale che ci circonda potrebbe essere – sottolineano i tre comuni – non solo un progetto dalla valenza simbolica e naturalistica, ma realizzazione con forte valenza salutistica. Relativamente al secondo aspetto sopra indicato crediamo sia evidente che tutti e tre i nostri comuni necessitano di ricostruire l’appeal turistico che gli consentiva di proporsi come valida destinazione turistica ed è evidente che – conclude la nota – fino alla ricostruzione dell’edificato tra le poche possibilità rimaste l’ambiente naturale sia la più concreta”.