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Arte & Cultura

Teatro Rossini, “Otello” del Balletto di Roma inaugura la stagione di danza

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Pesaro, venerdì 21 ottobre

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A pochi giorni di distanza dall’inaugurazione della stagione di prosa con l’apprezzatissimo Vacanze romane, ecco aprirsi il sipario anche sulla stagione di danza del Teatro Rossini nata su iniziativa del Comune di Pesaro e dell’AMAT, che per il terzo anno consecutivo torna a ospitare fino ad aprile un cartellone di sei appuntamenti per una panoramica sulle diverse declinazioni di quest’arte così affascinante. L’apertura è venerdì 21 ottobre con Otello, una delle produzioni più di successo del Balletto di Roma a firma di Fabrizio Monteverde, uno dei migliori autori italiani di danza contemporanea che torna in scena nella versione originale della compagnia romana. Alla fine dello spettacolo torna anche per il terzo anno consecutivo Stop! Visioni intorno alla danza, un invito rivolto allo spettatore affinché possa fermarsi, condividere le proprie sensazioni o semplicemente lasciarsi guidare dal critico di danza e giornalista Silvia Poletti tra le sfumature dello spettacolo appena visto. Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Fondato sul desiderio di valorizzare e promuovere la danza italiana, il Balletto è da sempre un punto di riferimento di grande prestigio per tutto il territorio nazionale, imponendosi per qualità di produzione e quantità di pubblico. Il general manager Luciano Carratoni affida oggi la guida artistica della compagnia a Roberto Casarotto, figura tra le più interessanti sull’attuale scena nazionale e internazionale. A condividere il percorso di direzione artistica di Roberto Casarotto, tre coreografi associati che rappresentano la storia recente del repertorio della compagnia: Fabrizio Monteverde, Alessandro Sciarroni e Paolo Mangiola. Dopo la fortunata ripresa per il Corpo di Ballo del Teatro di Corte San Carlo di Napoli (febbraio 2015), Fabrizio Monteverde riallestisce per la compagnia l’Otello su musiche di Antonin Dvořák. In questa versione, il coreografo rivisita il testo shakespeariano lavorando sugli snodi psicologici che determinano la dinamica dell’ambiguo e complesso intreccio tra i protagonisti Otello, Desdemona e Cassio. In questo triangolo di rapporti, i tre vertici risultano costantemente intercambiabili, grazie sì agli intrighi di Iago, ma ancor più alle varie maschere del “non detto” con cui la ragione combatte il sentimento. L’ambientazione costante in un moderno porto di mare chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello è un “diverso”, un outsider, non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere “straniero”, abituato ad “altre regole del gioco”, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di “zona franca”, un limbo in cui si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversità. Il giorno precedente lo spettacolo, giovedì 20 ottobre Fabrizio Monteverde terrà al Teatro Rossini una masterclass gratuita per gli allievi delle scuole di danza della città. In scena nel ruolo di Otello c’è Josè Perez. Le scene sono di Fabrizio Monteverde, i costumi di Santi Rinciari, le luci di Emanuele De Maria.

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