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Arte & Cultura

Scisma: Mr. Newman

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Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo un lungo silenzio, gli Scisma tornano a calcare le scene con : “Mr Newman”, dimostrando che qualità e bravura non hanno tempo

di Luca Cameli

downloadAscoli Piceno, 22 ottobre- A metà degli anni novanta, gli Scisma, sono stati una delle formazioni di punta di quella scena indipendente italiana, che ad oggi resta inarrivabile e probabilmente irripetibile per qualità e fervore creativo. Dopo due progetti autoprodotti, “Pezzetti di carta” e “Bombardano Cortina”, nel 1997 pubblicano il loro primo album, “Rosemary Plexiglas” a cui fa seguito nel 1999 “Armstrong”. Nel 2002 Paolo Benvegnù & Co. interrompono l’attività della band fino all’uscita di questo nuovo EP intitolato “Mr Newman”. Questa nuova fatica, composta da sei canzoni, riconsegna al pubblico un gruppo che non solo non ha perso lo smalto di un tempo ma si pone con un’ approccio assai diverso dai lavori del passato accantonando il sound graffiante di “Armstrong” ( sicuramente il loro lavoro migliore ) ad appannaggio di sonorità più leggere. Ciò però, non deve indurre in errore perché siamo di fronte ad un lavoro tutt’altro che banale e di ottima qualità. L’EP inizia con la title-track “Mr Newman”, il pezzo più legato al passato, con un sound che ricorda, senza mezzi termini, gli anni della new-wave. Darling, darling!” e “Musica elementare” sono i brani centrali che meglio rappresentano il cambio di rotta degli Scisma; due canzoni dalla vena decisamente pop, con la prima che strizza l’occhio al funky e la seconda, la migliore del disco, che rappresenta perfettamente i nuovi Scisma, senza far dimenticare il loro passato artistico che ha sempre avuto nella qualità della stesura dei pezzi il punto di forza. Questa qualità non viene mai meno, neanche quando l’album cambia direzione, con le ultime due tracce, “Metafisici” e “Stelle, stelle, stelle”, brani che nei testi ricordano a tratti i lavori solisti di Benvegnù, con quell’ ironia dal sapore agrodolce che a volte sorprende e nelle musiche che fanno pensare a spazi sconfinati, con arrangiamenti dal sapore orchestrale.Mr Newman” è un lavoro ben riuscito, soprattutto, perché non fa trasparire da parte della band, nessuna nostalgia per quello che è stato. Certo, ascoltandolo si ha un po’ di rimpianto per quello che sarebbe potuto essere e in questi anni di silenzio non è stato, ma in fondo come cantano in “Neve e resina” (secondo pezzo di questo EP) “…non finisce mai, perché niente ha fine…”. Bentornati, Scisma.

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