Arte & Cultura
Salute. Lorenzin bandisce il fumo dalle scuole
Mai più “bionde” in luoghi scolastici chiusi o aperti, il ddl salute boccia anche le sigarette elettroniche
Roma, 26 luglio – ”Vogliamo dare un segnale molto forte di quello che e’ la scuola, ovvero un luogo di formazione ed educazione alla salute dei ragazzi. Il fumo e’ la prima causa di morte nel nostro Paese, per questo abbiamo introdotto una normativa che estende il divieto di fumo negli edifici scolastici da parte di tutti anche nelle aree aperte di pertinenza”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dopo l’approvazione del ddl in Consiglio dei ministri relativo alla proposta presentata oggi a Palazzo Chigi con titolo ‘Disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, nonche’ norme per corretti stili di vita’. Il ddl, che tocca molti punti chiave tra cui nuove norme sulla sperimentazione clinica dei medicinali, il riordino delle professioni sanitarie, la formazione medico specialistica, la sicurezza alimentare, il benessere animale, prevede nel capitolo “norme per corretti stili di vita”, oltre la nuova normativa sul fumo a scuola, anche le indicazioni sulle sigarette elettroniche (dalle avvertenze sulle confezioni alle sanzioni per la vendita e l’uso scorretto). Il divieto di fumo a scuola, che comprende alunni e professori, è un’aggiunta alla legge anti fumo del 2003 che vietava il fumo nelle classi, nei corridoi, nei bagni e in qualsiasi luogo al chiuso. Da oggi non si potrà fumare neppure nei luoghi all’aperto compresi nel perimetro della scuola, neanche sigarette elettroniche.
Si tratta di una scelta che pone il paese al passo con paesi più evoluti in tema di prevenzione salute, non va dimenticato che molte ricerche scientifiche dimostrano che i ragazzi che studiano in istituti dove è totalmente bandito il fumo sono meno attratti dalle sigarette. Chi non comincia a fumare nell’arco del periodo scolastico compreso tra elementari e scuola superiore di secondo grado è più probabile che non lo faccia mai più. L’educazione a scuola funziona come dimostra una revisione sistematica della Cochrane collaboration, e il divieto di fumo in ambito scolastico riduce di almeno il 12% la probabilità che i ragazzi sviluppino dipendenza. Non è passata invece la disposizione sul divieto di fumare nelle automobili con minori o donne incinte a bordo. ”Abbiamo discusso anche su norme innovative che prevedevano tale divieto. E’ un tema che lasciamo al dibattito parlamentare” ha specificato il ministro.