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Italia

SALONE E FUORISALONE: esperienze interattive tra l’Italia ed il mondo

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Un’ edizione da record con oltre 370.000 presenze e 50.000 ingressi solo nel weekend: la conferma che il design italiano è al primo posto nel mondo.
di Roberta Grendene
salone-del-mobile-milano-2016Roma, 20 Aprile – Per sei giorni Milano è stata protagonista. Sulle pagine delle più importanti riviste internazionali, negli speciali in TV, alla radio con ospiti d’eccezione che hanno parlato di innovazione e di pulsioni del mercato. Per dare indizi di futuro. Il Salone del mobile 2016 ha puntato sulla tecnologia, sulla multimedialità e sul design indagando soprattutto sul rapporto uomo-macchina. E proprio il tema dell’intelligenza artificiale ha scandito il tempo dell’ innovazione per tutta la durata della fiera, facendo registrare il numero di visitatori più alto di sempre: 372.151 presenze contro i 310.840 dell’ anno scorso. Il design come espressione della cultura globale ha invaso ogni angolo di Milano, dal polo fieristico di Rho con gli oltre 1500 espositori al fermento in città. Tortona ha puntato sul car-design con le case automobilistiche che hanno fatto a gara per la miglior prestazione, pardon, installazione, dei propri modelli; Brera ancora una volta ha saputo essere rich&chic con eventi dove la forma veniva superata dall’ immateriale e dal sonoro. Lambrate Ventura ha dato come sempre voce ai marchi emergenti e alla creatività dei giovani talenti interessati alla  funzionalità del prodotto. Ovunque immagini, suoni e colori metropolitani per spiegare che un oggetto di design oggi è il prodotto dell’ ascoltare. Nelle mostre sono state esposte le declinazioni di un hi- tech morbido, per una ” soft home” futuristica e accogliente.  L’ impegno degli addetti ai lavori è stato premiato; l’ arredamento che fino a poco tempo ha seguito le sorti della crisi edilizia ora guarda avanti con fiducia e ottimismo. I sorrisi di soddisfazione di Renzi hanno contagiato chi fino a ieri non ci credeva e oggi invece applaude un evento che ha portato per sei giorni l’ Italia nel mondo. I presupposti che questa edizione del Salone potesse essere un successo c’ erano tutti; lo aveva annunciato lo stesso Pisapia, consapevole che la città di Milano dopo Expo è vista con occhi diversi.  Expo ha dato inizio ad un processo di internazionalizzazione che ha colto i primi frutti proprio con la settimana del design milanese. Stranieri il 70% dei visitatori, ma gli italiani non sono mancati all’ appuntamento, concentrandosi soprattutto nel weekend. Ora la riflessione è d’ obbligo: quando stanchi desideriamo stare nel paradiso beato di una rilassante condizione contemplativa, dove vorremmo realmente stare? Dal Salone del Mobile la risposta è arrivata chiara e forte: in una casa dove gli oggetti ci ascoltano, ci coccolano e ci viziano. Senza più sognare l’ isola che non c’è.
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