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Arte & Cultura

ROMA, ‘FLORES SILVESTRES’ IN ESPOSIZIONE ALLO SPAZIO MATER

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Tre Artiste, Antonia Covarrubias Noe, Barbara Crimaudo, Irena Pavlyshyn a confronto con tre Curatrici, Ilaria Sergi, Sveva Manfredi Zavaglia, Chiara Sticca, sul tema dell’Ambiente. Opening  20 marzo 2018 ore 18.30 | Loft Gallery Spazio Mater | via Ludovico Muratori 11, Roma

La galleria Spazio Mater inaugura martedì 20 marzo alle ore 18.30 la mostra Flores Silvestres con le opere della pittrice cilena Antonia Covarrubias Noe, la scultrice romana Barbara Crimaudo e la designer di origine polacco-ucraina Irena Pavlyshyn. Un confronto al femminile con tre curatrici Ilaria Sergi, che da sempre indaga sul binomio Arte-Scienza, Sveva Manfredi Zavaglia, di respiro internazionale e Chiara Sticca, sempre sensibile ai temi dell’abitare sostenibile.
Un dialogo a colori sull’etica dell’ambiente e della sostenibiltà attraverso il lavoro di ricerca di tre artiste e tre curatrici. Al centro dell’indagine lo sguardo femminile sul mondo vivente, uno sguardo di condivisione e non di divisione proteso a creare ponti tra scienza e coscienza, arte e identità, design e nuovi modelli del vivere “sostenibile”.
La pittrice cilena Antonia Covarrubias Noe presenta in questa mostra romana il ciclo dei suoi lavori dedicati all’ #acqua, colori tenui che riportano ad un dialogo intimo tra le vibrazioni dell’ #uomo e quelle della #terra. Le montagne cilene si mescolano ai colori della flora regalando un nuovo eden contemporaneo. Dal tetto della sua casa romana di #Trastevere, Antonia guarda la città e sorride. La sua vista abbraccia l’ampio paesaggio urbano, gli alberi e il fiume. Ascolta il rumore della frenetica vita cittadina in un tramonto estivo, mentre una delicata brezza le accarezza la pelle. Chiude gli occhi e si sente leggera e pacifica. I colori del mondo si intrecciano e si sovrappongono nella sua testa, diventando una miscela astratta e gentile. Come gli impressionisti, Antonia dipinge “en plain air”. In questo modo può aprirsi al mondo che la circonda e trarne ispirazione. Il sole, il vento, gli odori e i rumori influenzano la sua percezione e il lavoro stesso. Infatti, Antonia libera la sua immaginazione per elaborare la sua esperienza sensoriale: le cose, le sensazioni e le atmosfere diventano colori e forme astratte. Quindi lascia asciugare le sue tele nell’aria, in modo che gli elementi della natura completino il lavoro in modi inaspettati.
La giovane designer di origine Polacco-Ucraina Irena Pavlyshyn presenterà un ciclo di opere dedicate all’incontro tra l’arte contemporanea e il benessere abitativo, una geometria di profumi che ricordano soprattutto i colori del Marocco e del Mediterraneo. La sua nasce soprattutto come una ricerca sui tessuti e sulle cromie naturali tra Acqua, Aria, Terra. Nel tema Acqua, la gamma cromatica gioca tra i blu e i verdi delle profondità. Protagoniste indiscusse le righe micro, macro e alternate , sviluppate su materiali naturali. Nel tema Aria i celesti leggeri, i verdi cangianti accentuano i fuxia boreali e i rosa sofisticati esprimendo un’estetica futurista. I rasi di questo tema stupiscono per il colore in una visone glam tra giochi di lucidi e opachi.Il tema Terra è stato interpretato attraverso cromatismi neutri, con accenti vulcanici e sovrapposizioni tono su tono.
Tra le forme geometriche più diffuse in natura esistono le spirali. Punto di partenza e di indagine dell’arte di Barbara Crimaudo. La sua ultima produzione PensieriSpospesi è un omaggio alla matematica e alla geometria della Natura intesa come una curva piena che si avvolge in infiniti giri intorno ad un punto, all’ origine. E la spirale dell’artista romana è un ritorno all’idea di quella senza inizio né fine di Bernoulli, con un profondo invito a credere nella potenza del destino, quello senza inizio né fine, quello che ogni giorno costruiamo con le nostre scelte. Anche i colori raccontano questo. Il nero, l’oscurità primordiale ci riporta alle spirali delle galassia, al caos, a quell’ora zero in cui tutto è possibile dove ogni scelta può prendere forma. Il bianco, limite ultimo di una serie di sfumature è il colore del tutto, vuoto e trasparenza riempito nel suo alternarsi dall’oro, preziosità della vita, potenza dell’anima che si muove in spirali di possibilità. La sua ricerca stilistica si sta spostando all’uso dei nuovi materiali per l’edilizia in un incontro tra bellezza, design e sostenibilità.
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