Diritti umani
Roma, il biotestamento diventa realtà
L’assemblea capitolina ha approvato la delibera di iniziativa popolare che prevede di istituire il Registro Telematico dei Testamenti Biologici presso l’Ufficio Comunale di Stato Civile.
Roma, 27 giugno – Con 25 voti favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti, l’Assemblea capitolina ha approvato la delibera, che vede prima firmataria la radicale Mina Welby nel 2009, moglie dell’attivista e politico Piergiorgio, sostenuta dai radicali e sottoscritta da oltre 8mila cittadini. Si tratta dell’istituzione del Registro Telematico dei Testamenti Biologici presso l’Ufficio Comunale di Stato Civile della Capitale. L’iscrizione al Registro consente di esprimere la propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia o lesione cerebrale irreversibile o invalidante, o in caso di malattia che costringa a trattamenti permanenti con macchine. L’iscrizione al registro potrà essere richiesta da tutti i residenti di Roma Capitale, il cambio di residenza non comporta la cancellazione dal registro, sulla base di un’istanza alla quale andrà allegata una dichiarazione con firma autenticata a norma di legge che raccolga le dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti di natura medica. Soddisfatta Mina Welby che afferma “è un segnale che deve partire da Roma e arrivare al Parlamento, perchè lì c’è la proposta di legge di iniziativa popolare sul testamento biologico e sull’eutanasia per i casi gravissimi”. Determinante è stato l’apporto dei Radicali in tandem con l’Associazione Coscioni,che sin dal 2009 hanno supportato Mina Welby affiancata da Beppino Englaro, Carlo Lizzani, Marco Pannella, Mario Staderini ed Emma Bonino. L’ufficio comunale preposto curerà la tenuta del registro su supporto informatico, in modo che possa essere agevolmente collegato con i registri telematici di altri Comuni.