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Robbie Williams: Il Terrore del Palcoscenico e la Battaglia con la Tourette- Robbie Williams: Stage Terror and the Battle with Tourette’s

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di emigrazione e di matrimoni

Robbie Williams: Il Terrore del Palcoscenico e la Battaglia con la Tourette

di Laura Marà

Robbie Williams, l’inarrestabile icona del pop abituata a incendiare gli stadi, ha squarciato il velo sulla sua lotta più intima, rivelando un drammatico contrasto tra l’energia sfrenata sul palco e le sue profonde vulnerabilità private. Per anni, la superstar ha convissuto con la sindrome di Tourette, una condizione neurologica di cui ha parlato per la prima volta con toccante onestà.

Ospite del podcast I’m ADHD! No You’re Not, il cantante cinquantunenne ha descritto la Tourette, spesso definita la “malattia dei tic” per i suoi movimenti e versi involontari, come “invadente”. Ma per Williams, il disturbo va ben oltre il tic fisico; si manifesta con un flusso incessante di pensieri intrusivi e sfoghi mentali repressi, rendendo persino l’apice della sua carriera un’esperienza alienante.

L’Illusione dello Stadio Pieno

Il racconto di Williams offre una prospettiva inattesa sul rapporto tra un artista e il suo pubblico. Ci si aspetterebbe che l’amore urlante di decine di migliaia di fan serva da scudo o da catarsi, una distrazione definitiva dai demoni interiori. Invece, il cantante rivela l’esatto contrario. Questa incessante invasività non fa che alimentare una profonda ansia legata alle tournée. Williams ha confessato senza mezzi termini di essere «terrorizzato» all’idea di esibirsi dal vivo.

La Tourette si intreccia anche con altre fragilità di salute mentale. Il cantante, che ha combattuto in passato contro depressione e dipendenze, ha rivelato i risultati di un test per l’autismo, che ha riscontrato in lui dei “tratti autistici”. Tra questi, spicca una forte ansia scatenata dall’abbandono del suo unico luogo sicuro: il suo letto. «Ogni luogo al di fuori del letto è una zona di disagio per me», ha spiegato, dipingendo un quadro di precarietà interiore che mal si concilia con la sua immagine pubblica di showman indomito.

Non è Solo Williams: Le Voci della Tourette

La sincerità di Williams contribuisce a un importante movimento di consapevolezza, affiancandosi ad altri personaggi noti che hanno condiviso la loro esperienza con la Tourette, contribuendo a superare lo stigma.

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  • Il cantautore scozzese Lewis Capaldi dovette prendersi una pausa dalla musica nel 2023 quando i tic gli impedirono di concludere un’esibizione a Glastonbury.
  • La superstar americana Billie Eilish ha raccontato la diagnosi ricevuta a soli 11 anni, descrivendo i suoi movimenti involontari – come muovere le orecchie, alzare le sopracciglia e schioccare la mandibola – come “molto estenuanti” nonostante siano poco evidenti.
  • In Italia, l’attore Alessandro Borghi aveva già parlato della sua Tourette, specificando come si manifesti con spasmi e “respiri strani”, trovando sollievo nel dare un nome neurologico ai suoi “tic”.

La Fragilità dell’Essere Adulti

Le difficoltà personali di Williams sono acuite da un periodo di grande fragilità anche in famiglia. L’artista ha recentemente condiviso dal palco le difficili condizioni di salute dei suoi cari: la madre, Janet, affetta da demenza; il padre, Peter, che lotta contro il Parkinson; e la suocera, che combatte coraggiosamente contro lupus, Parkinson e cancro.

Davanti ai suoi fan, Williams ha espresso uno smarrimento universale di fronte all’avanzare dell’età e alle responsabilità: «È un posto strano questo posto in cui ci troviamo a 51 anni. È molto strano essere adulti. Non sono pronto».

Questa confessione, unita alla battaglia contro la Tourette, offre un ritratto di Robbie Williams non solo come un’icona del pop, ma come un uomo profondamente umano, vulnerabile e alle prese con un mondo interiore che i riflettori non riescono a illuminare.

Robbie Williams: Stage Terror and the Battle with Tourette’s

by Laura Marà

Robbie Williams, the unstoppable pop icon who habitually sets stadiums alight, has pulled back the curtain on his most intimate struggle, revealing a dramatic contrast between his unrestrained energy on stage and his profound private vulnerabilities. For years, the superstar has lived with Tourette’s syndrome, a neurological condition he has discussed for the first time with touching honesty.

Appearing on the podcast I’m ADHD! No You’re Not, the fifty-one-year-old singer described Tourette’s, often called “tic disease” due to its involuntary movements and vocalizations, as “intrusive.” But for Williams, the disorder goes far beyond physical tics; it manifests as a ceaseless flow of intrusive thoughts and repressed mental outbursts, making even the pinnacle of his career an alienating experience.

The Illusion of the Full Stadium

Williams’ account offers an unexpected perspective on the relationship between an artist and their audience. One would expect the screaming love of tens of thousands of fans to serve as a shield or a form of catharsis, a definitive distraction from inner demons. Instead, the singer reveals the exact opposite. This relentless invasiveness only fuels a deep anxiety related to touring. Williams confessed point-blank to being “terrified” at the thought of performing live.

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Tourette’s also intertwines with other mental health struggles. The singer, who has previously battled depression and dependencies, revealed the results of an autism test, which found “autistic traits” in him. Among these is a strong anxiety triggered by leaving his one safe space: his bed. “Every place outside of bed is a zone of discomfort for me,” he explained, painting a picture of inner precarity that poorly reconciles with his public image as an untamed showman.

Not Just Williams: The Voices of Tourette’s

Williams’ sincerity contributes to an important awareness movement, joining other well-known figures who have shared their experience with Tourette’s, helping to overcome the stigma.

  • Scottish singer-songwriter Lewis Capaldi had to take a break from music in 2023 when his tics prevented him from finishing a performance at Glastonbury.
  • American superstar Billie Eilish discussed her diagnosis at just 11 years old, describing her involuntary movements—like wiggling her ears, raising her eyebrows, and clicking her jaw—as “very exhausting” despite being subtle.
  • In Italy, actor Alessandro Borghi had previously spoken about his Tourette’s, specifying that it manifests with spasms and “strange breathing,” finding relief in giving a neurological name to his “tics.”

The Fragility of Being an Adult

Williams’ personal difficulties are compounded by a period of great fragility within his family. The artist recently shared on stage the difficult health conditions of his loved ones: his mother, Janet, suffering from dementia; his father, Peter, battling Parkinson’s; and his mother-in-law, who is bravely fighting lupus, Parkinson’s, and cancer.

In front of his fans, Williams expressed a universal bewilderment in the face of aging and responsibility: “It’s a strange place to be at 51. It’s very strange being an adult. I’m not ready.

This confession, combined with his battle against Tourette’s, offers a portrait of Robbie Williams not just as a pop icon, but as a deeply human, vulnerable man grappling with an inner world that the spotlights fail to illuminate.

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