Attualità
Rinnovo del Contratto Collettivo per i lavoratori addetti al settore elettrico
CISAL Federenergia ha sottoscritto l’ipotesi di accordo relativa al triennio 2016-2018
“Siamo soddisfatti per la conclusione dell’accordo, che arriva dopo una vacatio contrattuale di 13 mesi”, ha dichiarato ieri Massimo Blasi, Segretario generale di CISAL Federenergia, dopo aver firmato il rinnovo del Contratto Collettivo per i lavoratori addetti al settore elettrico. L’accordo economico prevede un aumento complessivo mensile medio di 70 euro lordi erogati sui minimi, in due tranche (35 euro lordi dal 1 febbraio 2017 e 35 euro dal 1 aprile 2018), in linea con gli aumenti contrattuali degli altri settori privati. Inoltre sono stati stanziati finanziati istituti contrattuali, quali la produttività e il welfare aziendale, con ulteriori 35 euro così distribuiti: a) un importo di 20 euro lordi sul premio di produttività aziendale (c.d. parte variabile del salario) per un aumento complessivo annuale di 210 euro per il 2017 e 280 euro per il 2018; al termine del triennio di vigenza contrattuale l’importo potrà essere inglobato nei minimi contrattuali se il tasso di inflazione sarà uguale o superiore a quanto previsto alla firma del rinnovo (2,7%); se il tasso di inflazione dovesse risultare, invece, inferiore al 2,7%, si procederà all’inglobamento nei minimi solo della quota pari all’inflazione e alla conseguente stabilizzazione della differenza sul premio di produttività; b) un importo di 15 euro lordi per welfare aziendale così ripartito: 5 euro dal 1 gennaio 2017 per finanziare l’Assistenza Sanitaria Integrativa; 5 euro sul Fondo Pensione dal 1 gennaio 2017; 5 euro sulla premorienza, dal 1 gennaio 2018, per finanziare una polizza assicurativa a beneficio dei familiari in caso di decesso del Lavoratore, anche per cause extra-lavorative. Sono state introdotte clausole di principio, di cui sarà necessario definirne i protocolli attuativi, per la salvaguardia occupazionale sia nel senso di favorire il reimpiego nel settore dei i lavoratori che dovessero essere investiti da processi di licenziamento collettivo, sia attraverso la costituzione di un fondo di solidarietà di settore. Inoltre, è stato pattuito che in caso di cessione d’azienda o di ramo d’azienda, i lavoratori interessati proseguiranno “senza soluzione di continuità” il proprio rapporto di lavoro senza ricadere sotto la disciplina del Jobs Act.