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Reggio Calabria, in crescita l’imprenditoria

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Camera di commercio di Reggio Calabria: torna sui livelli pre crisi il numero di imprese reggine. Bene commercio e agricoltura, boom di imprese giovanili

Continua la crescita del tessuto imprenditoriale della provincia: al 30 settembre 2016 le imprese registrate sono quasi 700 in più rispetto a un anno prima, con un aumento tendenziale dell’1,3%.

Guardando al saldo del trimestre luglio-settembre (pari a +162 unità), emerge un lie-ve rallentamento della crescita rispetto allo stesso periodo del 2015 (+0,31% contro +0,51%), tuttavia l’ispessimento della base imprenditoriale spicca rispetto a quello registrato nel Mezzogiorno (+0,21%) e in Italia (+0,16%).

Il trend è in linea con quello delle imprese attive, anch’esse in aumento rispetto allo scorso anno.

“La crescita del tessuto imprenditoriale è un segnale positivo”, sottolinea il Presidente del-la Camera di commercio di Reggio Calabria, il Dott. Antonino Tramontana. “Con uno stock di imprese attive pari a 44.428 unità la nostra provincia raggiunge il miglior risul-tato dal 2007. Inoltre quasi la metà delle nuove imprese che si sono registrate nel terzo trime-stre 2016 sono state avviate da under 35, a confermare come i giovani continuino a scegliere con convinzione la via dell’impresa per costruire il proprio futuro. Dobbiamo impegnarci a creare le condizioni per consentire loro di crescere ed affermarsi sul mercato”.

I dati Infocamere della nati-mortalità delle imprese nel terzo trimestre 2016 – elabo-rati dalla Camera di commercio – rivelano infatti il contributo determinante apporta-to dalle imprese giovanili che registrano un bilancio positivo di ben 190 unità (pari a + 2,6%) e accrescono il proprio peso nel tessuto produttivo locale, arrivato al 14,5%.

Concludono il terzo trimestre con un saldo positivo anche le imprese femminili (+0,35%), complessivamente pari al 24,1% dell’intero tessuto imprenditoriale e le im-prese straniere (+1,05%) che rappresentano l’8,7% dell’imprenditoria reggina.

Tra i principali settori dell’economia locale, in aumento sono le imprese del commer-cio (34 unità in più, +0,49% di crescita trimestrale) e quelle agricole (23 imprese, +0,38%), mentre sono negativi i saldi, pur contenuti, della manifattura, delle costru-zioni e delle attività di alloggio e ristorazione.

La disaggregazione per forma giuridica mostra invece un tasso di crescita molto vi-vace per le società di capitali (+1,19%), che conferma la tendenza in atto già da anni, mentre penalizza le società di persone, le uniche a presentare un saldo negativo (per 35 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita trimestrale del -0,55%). Il contributo più importante al saldo complessivo, comunque, è quello delle ditte individuali, con un gap tra iscrizioni e cessazioni di ben 95 unità (+0,27%).

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