Arte & Cultura
Mostra di Joelle Lika al Museum Alexander Palace Hotel di Pesaro

Francesca Rossetti intervista il critico d’arte Maria Teresa Prestigiacomo
Pesaro, 24 maggio – Il 29 maggio si aprirà il sipario per la Mostra Personale dell’artista Joelle LIKA, alle ore 19.00, alla presenza dello scrittore e scultore, il Conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina e di illustri personalità del mondo dell’arte e della cultura, come d’abitudine, nello spazio Museale creato dalla fervida inventiva del Conte, a Pesaro; la mostra si allestirà nelle prestigiose sale degli specchi, prospicienti il mare Adriatico e terminera’ il giorno 11 giugno. Inaugura la Mostra Personale il noto critico d’arte impegnato in campo internazionale, la prof . Maria Teresa Prestigiacomo, vicedirettrice del giornale ArteOnline, presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti, unitamente allo scultore scrittore, poeta Marcucci Pinoli di Valfesina. L’Accademia Euromediterranea delle Arti ha invitato l’Accademia Internazionale Cartagine, di cui è socia fondatrice la stessa Prestigiacomo, a consorziarsi per questa prestigiosa mostra. Invitati anche i soci del Club per l’ Unesco del territorio limitrofo. L’artista francese Joelle Lika approda al Museo, dopo importanti mostre in Europa ed oltreoceano, con un mix, quasi un’antologica di opere che spaziano dal tema Ninfee caro all’artista, al tema Fiori. Circa 18 opere che evocano la poesia di di Neruda “Lentamente muore chi non cambia i colori ogni giorno….”In mostra tele di medie dimensioni ma dal grande e forte impatto visivo ed emozionale. Colori forti a contrasto, ben delineati , vibranti tra rossi e neri, che mettono in scena immagini e parlano al nostro immaginario, colori accesi e brillanti che rappresentano l’amore e l’allegria nel rapporto intimo con la natura, la rigenerazione totale dello spirito.
Le opere sono caratterizzate dall’eterno conflitto tra il grigiore del mondo e i sogni colorati della vita, tra percezione e percepito da un lato e l’illusoria dicotomia astrazione-figurazione? Risponde il curatore della mostra , il critico Maria Teresa Prestigiacomo
“Quando ho visto per la prima volta le opere di Joelle Lika, ricorda il critico, ho provato la stessa felicità di quando mi recavo nei prati, gioiosamente, il lunedi di Pasqua, a correre ed a pranzare , con gli amici: le stesse sensazioni di libertà, di felicità di quel fanciullino pascoliano che anima sempre la mia vita; le opere di Lika, i suoi colori , in particolare, mi sono venuti incontro senza mediazioni, senza prevenzioni negative: le sue figure riconoscibili, così familiari, mi sono sembrate subito degne di nota e ho colto l’intrigante intreccio tra autonomia espressiva e racconto d’infanzia, d adolescenza, narrazione pittorico-poetica. Per questo ho, in seguito, considerato che il lavoro di quest’artista potesse e dovesse essere promosso e valorizzato, ho quindi proposto la donazione di un’opera per la collezione permanente al Museo Alexander; oggi , infatti , un’opera di Joelle Lika, lascia il suo atelier del centro di Parigi, per approdare in permanenza al Museo, testimonianza storica di un passaggio importante per la sua vita di pittrice internazionale ed attenta alla sua immagine. Sono adesso soddisfatta che Joelle Lika esponga qui, in questo luogo che è già memoria storica. La sua geografia pittorica si unirà al paesaggio di Pesaro, alla sua memoria storica, alla memoria storica del Museo, si racconterà, in futuro, della sua visione interiore, una visione “bambina” della felicità delle piccole cose, si ricorderanno le sue opere che sembrano dipinte con gli occhi di un bambino, a volte, con una prospettiva dal basso, come i piccoli guardano il mondo degli adulti ( vedasi nelle rappresentazioni dei grandi fiori che campeggiano le tele).
Il suo è un paesaggio della visione interiore ai limiti tra sogno e realtà?
Si’, affonda le radici nella dimensione onirica, certamente: a volte, anche nel rappresentare le Ninfee , quelle Ninfee che evocano i racconti del giardino di Monet e ci conducono a percorrere col pensiero, un viaggio straordinario indietro nel tempo.
La tecnica di Lika?
Tenacia, abilità, soavità dolcezza: doti non comuni possedute da Joelle Lika che canta la canzone antica del dipingere ancora con il pennello ed i colori, con i canoni di una poesia moderna e rinnovata dalla sua personale tecnica espressiva-conclude Maria Teresa Prestigiacomo, nel rinnovare l ‘invito a visitare questa mostra dell’eccellenza di Joelle Lika, nella sala degli specchi del prestigioso e noto Museo di Pesaro presso l’Alexander Museum Palace Hotel, meravigliosamente affacciato, sul mare Adriatico, sulla splendida spiaggia, che oggi, a pochi metri dalla battigia, si accende dei colori straordinari della vita, dell’energia, della pulsione di vita come definisce l’ artista stessa, la sua produzione d’arte.
Siamo felici di avere incontrato l’artista Joelle Lika grazie al critico Maria Teresa Prestigiacomo e sperando di incontrarla per altre mostre in Europa, le auguriamo un sereno soggiorno in Italia ed uno straordinario successo così come merita.